Ucciso a Firenze: moglie vittima, colpiti sempre senegalesi

Tocca sempre ai senegalesi, perch‚? Adesso siamo stanchi, io ho paura anche a camminare da sola per strada. Lo ha dichiarato ai microfoni del Tgr Rai Toscana Rokhaya Kene Mbengue, la moglie di Idy Diene, il 54enne senegalese ucciso luned scorso a Firenze a colpi di pistola da Roberto Pirrone. La donna, gi… moglie di Samb Modou, uno dei senegalesi uccisi nel dicembre del 2011 dal simpatizzante di Casapound Gianluca Casseri, intervistata anche da alcuni quotidiani ha fatto capire di ritenere che ci sia stato un movente razzista alla radice dell’omicidio. Prima Š toccato al mio primo marito che mio figlio di 19 anni non ha mai potuto conoscere – ha aggiunto – ora tocca a Idy. Io mi sento male – ha detto ancora -, questa non Š vita, in questo momento voglio morire. (ANSA).Ucciso a Firenze: senegalesi, vogliamo isolare estremisti ‘Lavoriamo a manifestazione, nessuno spazio a chi rovina tutto’Stiamo lavorando per organizzare sabato 10 marzo la manifestazione nazionale per Idy e contro il razzismo a Firenze; vogliamo farla anche per non lasciare alcun spazio agli estremisti che ieri al presidio hanno rovinato tutto. Non c’entrano nulla con noi, vogliamo isolarli. Lo spiega, parlando con l’ANSA, il portavoce dell’associazione dei senegalesi di Firenze Mamadu Sall, parlando dell’aggressione al sindaco Dario Nardella durante l’iniziativa tenuta ieri sul Ponte Vespucci per il senegalese Idy Diene ucciso il 5 marzo. Tra loro ci sono esponenti dei centri sociali ed anche alcuni senegalesi, che per• non conosciamo e con i quali non abbiamo nulla a che spartire – aggiunge Sall – Ci vergogniamo profondamente di quello che hanno fatto al sindaco, che Š un nostro amico e commemora tutti gli anni con noi i nostri fratelli assassinati il 13 dicembre 2011 in piazza Dalmazia dal neofascista Gianluca Casseri, che poi si suicid•.(ANSA).

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