Tutti i Superstiti in vita della strage Sant’Anna di Stazzema cittadini benemeriti Comune

Consiglio comunale ha votato a unanimità delibera conferimento
Il Consiglio comunale di Stazzema (Lucca) nella seduta di fine anno ha votato all’unanimità la delibera di conferimento della cittadinanza benemerita a tutti i superstiti in vita della strage di Sant’Anna di Stazzema. I superstiti in vita della strage di cui si è trovato il nome sono quarantadue, alcuni erano residenti a Sant’Anna, altri sfollati, perché, spiega una nota, Sant’Anna di Stazzema fu anche un luogo di accoglienza per molti che dalla piana della Versilia, ma non solo cercavano rifugio dalla guerra. Il conferimento della più alta onorificenza del Comune di Stazzema avviene nel ventesimo anniversario dell’istituzione del Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema con la legge 381 dell’11 dicembre 2000, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 20 dicembre di quell’anno. Il Consiglio comunale di Stazzema con il voto unanime dei tre gruppi consiliari e di tutti i consiglieri che hanno partecipato al voto ha deliberato la cittadinanza benemerita con questa motivazione. “Negli anni che seguirono la strage nazifascista del 12 agosto 1944 i superstiti hanno costituito le base della sopravvivenza della memoria contro l’oblio voluto dalle autorità. Il Comune di Stazzema accoglie con orgoglio nella propria comunità questi cittadini dell’Europa ricostruita su basi democratiche che fonda sulle tragedie come quella di Sant’Anna la speranza di un futuro di prosperità senza più guerre”. “Da alcuni mesi avevamo progettato una cerimonia per il conferimento della cittadinanza benemerita a tutti i superstiti – commenta il sindaco Maurizio Verona – che non abbiamo potuto svolgere come avremmo voluto a causa della contingente emergenza sanitaria, ma che svolgeremo presto quando si potrà e allora consegneremo la medaglia per il XX anniversario del Parco Nazionale della Pace e la pergamena che spetta a ciascun superstite che ha portato per tutti questi anni il dolore ed il peso di quell’evento. Dobbiamo ai superstiti la sopravvivenza della memoria in questo lungo periodo di tempo e siamo orgogliosi di accogliere tutti loro nella comunità di Stazzema”. (ANSA).

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