No alle aste per le concessioni demaniali. In migliaia i balneari hanno manifestato in Versilia creando un serpentone di 600 auto che dalla darsena di Viareggio ha raggiunto Forte dei Marmi. I titolari degli stabilimenti balneari, che si sono radunati nel ‘comitato salvataggio imprese e turismo italiano’ hanno sottolineato che le concessioni demaniali marittime sono una realt peculiare con caratteri di tipicit del Made in Italy strettamente connesso al territorio. Le micro imprese turistiche concessionarie dei beni demaniali non possono essere paragonata a un porto turistico. I manifestanti, sostenuti dagli amministratori locali e da parlamentari, hanno evidenziato come un repentino mutamento normativo (la cosiddetta direttiva Ue Bolkestein) pu distruggere 30 mila imprese, molte della quali avviate con finanziamenti bancari che erano stati concessi proprio in virt del sistema del rinnovo automatico della concessione, ora non pi valido. La politica deve mettere un freno a questo scempio. Tutto ci voleva in questa crisi economica tranne che mettere in discussione le aziende balneari, ha detto il presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli. Per il sindaco di Forte dei Marmi Unmberto Buratti necessario far capire all’ Europa la tipicit delle nostre aziende e la nostra iniziativa deve essere esportata su tutte le coste italiane. Il sindaco di Viareggio Luca Lunardini ha sottolineato il problema sociale che pu nascere. Tutti i giorni ricevo persone che sono state espulse dalla cantieristica: non possiamo permetterci di perdere altri posti di lavoro. E il primo cittadino di Pietrasanta, Domenico Lombardi ha ricordato l’ importanza della manifestazione: La pi grande in Versilia negli ultimi anni, senza distinzioni politiche. E Oreste Giannessi, del MovimentoBalneare, si dice pronto ad alzare il livello della protesta: Siamo pronti a manifestare a Roma e se necessario arriveremo fino a Bruxelles. (ANSA).
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