Turismo, il 27 luglio biciclettata Cgil e Filcams nel centro di Firenze

Biciclettata della Cgil e della Filcams Cgil lunedì 27 luglio dalle 9 nelle vie del centro di Firenze per ripercorrere le tappe del turismo che non c’è più: dalle 10:30 alle 12 presidio-conferenza stampa in via dei Gondi (piazza Signoria). Nell’occasione, si illustreranno i numeri dei danni del Covid al settore, si faranno proposte per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici e per costruire un nuovo modello di turismo per la Città metropolitana

 

Attraverso una iniziativa itinerante nelle strade del cento di Firenze con oltre 50 biciclette, promossa dalla Cgil Firenze e dalla Filcams Cgil Firenze, le lavoratrici e i lavoratori di bar, ristoranti, alberghi e musei ripercorrono le tappe del turismo che non c’è più, per raccontare i danni del Covid al settore, chiedere il prolungamento degli ammortizzatori sociali e del blocco dei licenziamenti ed affermare ancora una volta che occorre cambiare radicalmente modello di turismo. Non si può tornare al modello turistico conosciuto fino allo scorso anno che sta erodendo il tessuto urbano e sociale e che ha dimostrato tutta la sua debolezza strutturale.
Ritrovo alle ore 9:00 in via San Zanobi 54r per un giro in bicicletta che si snoderà per le vie, le piazze e i ponti del centro della città (itinerario previsto: San Marco, Duomo, Repubblica, Strozzi, Santa Trinita, Lungarno Corsini, ponte alla Carraia, Santo Spirito, piazza Pitti, Ponte Vecchio). Conclusione in via dei Gondi (piazza della Signoria) per un presidio-conferenza stampa dalle 10:30 alle 12.
Ecco cosa chiedono la Cgil e la Filcams Cgil di Firenze per avere un nuovo modello di turismo per la Città metropolitana: diffusione dei flussi turistici, policentrismo culturale, riconversione produttiva del centro storico, argine agli affitti turistici e lotta alla rendita, il tutto in una visione realmente metropolitana, sono temi che potranno essere realmente affrontati solo se cambia il modo di lavorare nell’industria turistica. Occorre risolvere la precarietà figlia prima di tutto di lavoro a chiamata, tirocini e contratti a tempo determinato; affrontare il tema del lavoro povero prodotto dalla diffusione dei contratti part time, delle esternalizzazioni e della mancata applicazione dei contratti nazionali di riferimento; lottare contro l’illegalità e il lavoro nero o grigio; sostenere tutti quei lavori legati al turismo.

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