Trivelle: da vescovi a Jovanotti, si allarga fronte s Flashmob di Greenpeace, Serracchiani conferma la linea del Pd

(di Titti Santamato) A meno di un mese dal voto del 17 aprile si allarga il fronte del S per il referendum sulle trivelle. Ad intervenire pubblicamente i vescovi di Taranto e Pescara e anche un artista popolare come Jovanotti, mentre in tutta Italia Greenpeace mette in scena un flashmob d’effetto con gli attivisti coperti di liquido nero. Sullo sfondo resta la questione politica col Pd diviso tra astensione e voto e la vicesegretaria del partito Debora Serracchiani chiamata in causa per un vecchio tweet contro le trivelle. Le coste ioniche e adriatiche sono gi… ferite da tanti problemi come l’Ilva. Ritengo che l’intervento in occasione del referendum sia da realizzare positivamente entrando nel merito della questione e quindi dicendo un Si’, afferma il vescovo di Taranto e presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali Cei, mons. Filippo Santoro. Va superata la logica della sola indipendenza dagli idrocarburi, aggiunge il vescovo di Pescara. Due interventi che arrivano all’indomani dell’invito della Conferenza Episcopale, ai cattolici, a discutere sul tema delle trivelle. Anche Jovanotti scende il campo. Penso sia giusto andare a votare al referendum e votare S – scrive su Twitter – . Il petrolio non pu• essere il futuro dell’energia per il pianeta. Per far capire agli italiani la posta in gioco, Greenpeace ha messo in scena in 22 citt… un flashmob con gli ‘oilman’, attivisti ricoperti di una sostanza simile al petrolio, e uno slogan tradotto in diversi dialetti. Il petrolio Š un inquinante capace di entrare nella catena alimentare e risalire fino alle nostre bocche, spiega l’associazione che ingaggia un botta e risposta con l’Eni riguardo il suo rapporto ‘Trivelle fuorilegge’. Gli impianti offshore nel Mare Adriatico sono dedicati alla produzione di gas naturale, la pi— sostenibile tra le fonti fossili, ed operano da sempre nel pieno rispetto delle leggi e delle prescrizioni vigenti, spiega il gruppo petrolifero. A Greenpeace, invece, non tornano i conti sulla concentrazione di alcune sostanze chimiche rintracciate nei mitili pescati vicino alle piattaforme. E il referendum del 17 aprile sta agitando anche il dibattito politico soprattutto nel Pd, diviso tra astensione e voto. Se ne discuter… nella direzione del partito di luned 21 marzo. Il quesito riguarda solo le trivellazioni gi… in essere e la durata delle loro concessioni. Per questo non lo ritengo utile, ma anzi suggestivo di creare aspettative distorte nei cittadini, ribadisce la numero due del Pd Debora Serracchiani che ricorda – rispetto ad un suo vecchio tweet contro le trivelle – di aver partecipato nel 2012 a Monopoli ad una manifestazione assieme al partito provinciale di Bari contro la concessione di nuovi permessi per le trivellazioni marine e che c’Š coerenza con le scelte di oggi. Questo atteggiamento del mio partito Š preoccupante, osserva Michele Emiliano del Pd, presidente della Regione Puglia e uno dei governatori pi— attivi sul fronte del Si’, tanto che contro le trivelle pensa ad una vera e propria Resistenza. Sel e Sinistra italiana invitano a votare S il 17 aprile, mentre per il presidente della commissione Affari esteri del Senato, Pier Ferdinando Casini, con il referendum l’Italia pu• farsi male. (ANSA)Trivelle: flash mob di Greenpeace alla Terrazza MascagniFlash mob di Greenpeace oggi alla Terrazza Mascagni di Livorno per dire no alle ‘trivelle’. Come in altre 21 citt… di tutta Italia, anche nel porto toscano i volontari di Greenpeace sono entrati in azione, vestiti di nero e con mani e volto sporchi di una sostanza oleosa simile al petrolio, animando un flash mob per richiamare l’attenzione dei cittadini sul referendum sulle trivellazioni offshore del prossimo 17 aprile. Gli ‘oil man’ di Greenpeace hanno esposto uno striscione sulla Terrazza Mascagni con un invito al voto scritto in vernacolo livornese: Ir mare un si bua! (Il mare non si buca). In ciascuna delle 22 citt… coinvolte, l’appello di Greenpeace a non trivellare il Paese Š stato infatti tradotto nei dialetti locali, perch‚ la minaccia petrolifera riguarda tutti gli italiani. Indossare il nero petrolio – spiega in una nota Greenpeace – Š stato un modo per far capire ai cittadini la vera posta in gioco al referendum del 17 aprile: il no alle trivelle Š anche un no alla politica energetica del governo fondata sulle vecchie e sporche fonti fossili. Il 17 aprile gli italiani hanno la possibilit… di fermare le piattaforme pi— vicine alle nostre coste – ha dichiarato Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace – Producono solo il 3 per cento del gas di cui l’Italia ha bisogno, e lo 0,8 per cento del nostro consumo annuo di petrolio, ma lo fanno inquinando, e molto. Come dimostra il rapporto Trivelle Fuorilegge di Greenpeace, che evidenzia concentrazioni preoccupanti di sostanze tossiche e cancerogene nei fondali vicini alle piattaforme e nelle cozze che ci crescono sopra. (ANSA).Trivelle:vescovo Pescara, superare dipendenza da idrocarburi Siamo preoccupati. Adriatico non enorme, chi esclude incidente?Siamo preoccupati perch‚ nonostante tutte le rassicurazioni per noi questo costituisce un problema. Cos il vescovo di Pescara, mons. Tommaso Valentinetti, in un’intervista a inBlu Radio, il network delle radio cattoliche italiane, ha commentato le trivellazioni in mare per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi oggetto del Referendum di aprile. Per mons. Valentinetti Š inevitabile dal punto di vista dell’inquinamento del mare che possano emergere risvolti negativi che andrebbero a compromettere la bellezza del nostro mare, delle coste e le potenzialit… di un turismo sostenibile. Il mare Adriatico – ha aggiunto il vescovo – Š molto piccolo, non Š enorme e nessuno pu• escludere che possa succedere un incidente. Il vescovo di Pescara ha infine manifestato la convinzione che debba essere superata la logica della sola indipendenza dagli idrocarburi. (ANSA).Trivelle: mons.Santoro, ulteriore aggressione a costeÿ Vescovo Taranto, serve ecologia integrale. S a referendumÿBisogna passare da posizioni ideologiche del tipo estrattivista o del tipo ambientalista ad una visione secondo un’ecologia integrale. Personalmente trovandomi come pastore di questa situazione vedo che ci sono delle ferite aperte e ritengo che l’intervento in occasione del referendum sia da realizzare positivamente entrando nel merito della questione, e quindi dicendo un S al referendum motivato da queste motivazioni morali e generali. Lo afferma a Radio Vaticana il vescovo di Taranto e presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali Cei mons. Filippo Santoro. (ANSA)Trivelle: sindaco, no fondi per referendum? Paghi Governo Primo cittadino di comune abruzzese scrive a PrefettoLa Prefettura di Chieti si attivasse per organizzare a Orsogna le operazioni elettorali per svolgere il referendum ‘sulle trivelle’ e coprirne le spese, perch‚ non possono essere i cittadini a sostenere i costi di una consultazione che il Governo sta cercando di boicottare in tanti modi, l’ultimo dei quali Š scaricarne gli oneri sui Comuni. ? quanto sostiene il sindaco di Orsogna, Fabrizio Montepara, che ha inviato una lettera alla Prefettura di Chieti annunciando che il Comune non intende assolutamente pagare eventuali somme eccedenti rispetto ai fondi che non sono stati finora assegnati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Montepara ha risposto in questi termini a una lettera della stessa Prefettura di Chieti in cui si invitano i Comuni a contenere le spese nei limiti (ancora ignoti) delle assegnazioni che saranno disposte dal Ministero e che eventuali eccedenze resteranno a carico degli enti locali. Il Governo – afferma Montepara, tra l’altro presidente nazionale dell’associazione Res Tipica dell’Anci – si Š prima rifiutato di accorpare il referendum con le elezioni amministrative, evidentemente per rendere pi— difficile raggiungere il quorum. Ora ci invita a fare le nozze con i fichi secchi e, di fatto, a svolgere con pochi mezzi la consultazione, minacciando che le spese saranno a carico dei Comuni, le cui risorse sono notoriamente gi… al lumicino. Io sono favorevole al referendum e voter• per il s, e a maggior ragione non mi sta bene questa ipocrisia. Per cui attendiamo che la Prefettura si attivi per organizzare la consultazione: noi non abbiamo intenzione di far pesare i mezzucci della politica sulle finanze della nostra comunit….(ANSA).

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