TRATTATIVA ALITALIA, NESSUN ACCORDO SUL NUOVO CONTRATTO OGGI SI CONTINUA A TRATTARE

Al tavolo di confronto sul destino di Alitalia Cai e sindacati non hanno trovato un accordo sul nuovo contratto di lavoro. I sindacati dei piloti hanno abbandonato la trattativa chiedendo l’apertura di un tavolo a parte per la loro categoria. L’amministratore di Cai Rocco Sabelli ha quindi proposto una piccola pausa e la ripresa del confronto. Ma i sindacati rimasti al tavolo hanno preferito sospendere la trattativa, che riprender… marted 9 settembre. Il segretario nazionale per il trasporto aereo della Filt Cgil, Mauro Rossi, ha spiegato – riporta l’Ansa – che ci sono problemi specifici sulle tre categorie ma c’e’ un filo che lega la proposta di natura contrattuale e cioe’ piu’ lavoro, piu’ produttivita’, piu’ flessibilita’, piu’ precariato, meno salario, meno diritti e meno tutele. Su un filo rosso di questa natura – ha proseguito – su una base generale che attacca il modello di relazioni industriali questa proposta e’ irricevibile. Il giudizio generale politico e’ negativo. Si sono scontrate due filosofie su una normativa contrattuale che richiede una profonda revisione degli assunti per le tre categorie. Prima di una mediazione del governo di due posizioni inconciliabili, l’azienda deve rivedere nel profondo gli assunti relativi a diritti e tutele minime. E quanto alla scadenza per trovare un accordo indicata dal governo e dalle condizioni critiche di Alitalia per giovedi’ prossimo, Rossi ha detto: non la teniamo in considerazione. La proposta di contratto unico avanzata oggi ai sindacati prevede, tra i vari sacrifici, consistenti tagli retributivi, riduzione dei giorni di ferie e di riposo, e l’eliminazione della quattordicesima mensilita’. Per gli assistenti di volo sarebbe prevista una riduzione del 43% sulla parte fissa della retribuzione e del 31% delle voci variabili della busta paga. Per i piloti i giorni di ferie all’anno passerebbero da 42 a 30, e i riposi da 11 a 8 al mese. Per il personale di terra, ci sarebbe una riduzione delle maggiorazioni per lavoro festivo e notturni, ma sarebbero confermati i sette livelli di inquadramento contrattuale. L’orario di lavoro passerebbe per• da 37,5 a 40 ore a settimana.

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