La Regione Toscana riduca l’entit dei tagli finora annunciati al trasporto pubblico locale, evitando di scaricarne automaticamente il peso sui lavoratori – si stimano 500-600 esuberi a livello regionale – e sui cittadini (con la riduzione dei servizi e l’aumento delle tariffe), o sar scontro aperto. E’ quanto spiegato oggi dai responsabili regionali di Fit-Cisl Stefano Boni, Filt-Cgil Andrea Viciani e Uiltrasporti Paolo Fantappi. Secondo i sindacati, se dagli incontri con l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao del 18 gennaio e in quello del 20 gennaio con le associazioni delle aziende del trasporto pubblico, Asstra e Anav, non arriver una risposta positiva, partiranno le mobilitazioni e sar indetto uno sciopero gi i primi di febbraio. Le sigle sindacali hanno ricordato che complessivamente i tagli annunciati per il trasporto su gomma sono del 12%, pari a 24 milioni, mentre per quello ferroviario siamo nell’ordine del 3%, pari a 7 milioni. Cigl, Cisl e Uil hanno quindi chiesto alla Regione di aprire un tavolo di confronti e lanciato un appello al governatore Rossi e all’assessore ai trasporti Ceccobao, affinch una parte delle risorse che dovrebbero arrivare alla Toscana grazie al prossimo decreto milleproproghe del Governo, vengano stornate per ridurre i tagli al trasporto pubblico. I sindacati contestano alla Regione anche l’entit stessa dei tagli, dopo che l’accordo Stato-Regioni del 16 dicembre scorso ha restituito alle Regioni risorse sufficienti a ridurre l’entit dell’operazione. Lo testimoniano, hanno spiegato, i casi di regioni simili alla Toscana per dimensioni come l’Emilia Romagna, Lazio e Piemonte, che hanno deciso di operare tagli tra il 3 e il 5%. Non accetteremo – hanno aggiunto Boni, Fantappi e Viciani – che si scarichino i tagli automaticamente sui lavoratori, che oltretutto non godono degli ammortizzatori sociali, e sui cittadini, senza affrontare complessivamente la riforma del Tpl e il taglio deve iniziare a partire dai costi della politica, visto che in Toscana vi sono 36 aziende di trasporto pubblico, con 83 tra presidenti e membri di cda e 15 direttori generali.(ANSA).
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