Gli autotrasportatori di Firenze aderiscono oggi alla giornata di mobilitazione nazionale contro l’aumento indiscriminato del prelievo fiscale sui carburanti e chiedono l’eliminazione delle accise dimenticate. Lo afferma in una nota Fita Cna Toscana, che critica i recenti aumenti disposti dall’Agenzia delle Entrate e confermati dalla Manovra fino a tutto il 2015. Una stangata di oltre 7 miliardi di euro nei prossimi 4 anni, in aggiunta agli altri 3 miliardi recuperati con gli aumenti del 2011. A pesare sugli autotrasportatori, lamenta Fita Cna, anche le cosiddette ‘accise dimenticate’ che pesano per 22 centesimi al litro di gasolio: un elenco che comprende i finanziamenti per la guerra d’Etiopia (1935), la crisi di Suez (1956), il disastro del Vajont (1963), l’alluvione di Firenze (1966), il terremoto del Belice (1968), quello del Friuli (1976), dell’Irpinia (1980), la guerra in Libano (1983) e quella in Bosnia (1996). Con le nuove due accise, per finanziare il Fondo unico per lo spettacolo e la guerra in Libia, il sovrapprezzo sul gasolio salir a 30 centesimilitro: Per chi del trasporto ne fa un mestiere, come gli autotrasportatori, tutto ci si tradurr in una spesa aggiuntiva annuale di 1.180 euro per ogni automezzo, accusa il presidente di Fita Cna Firenze Luigi Trenti, che ha inviato una lettera al prefetto Paolo Padoin per segnalare la situazione di emergenza in cui versa il settore.(ANSA).
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