A Firenze bisogna lavorare per arrivare ad una sola azienda per il trasporto pubblico metropolitano. La proposta stata lanciata dal segretario provinciale di Filt-Cgil Firenze, Andrea Viciani, durante un convegno organizzato da Filt-Cgil e Camera di Lavoro di Firenze. E’ possibile – si chiesto Viciani – che nell’area fiorentina siano operanti ben sette aziende di trasporto pubblico alle quali vanno sommate quelle per la gestione della sosta e dei servizi alla strada? Sette aziende richiedono sette cda, altrettanti presidenti e direttori per costi non indifferenti che una societ moderna difficilmente pu continuare a sopportare. L’intero sistema del trasporto pubblico va integrato in un sistema di rete ampia e non frammentato. Ci rendiamo conto che questa via ha una sua complessit per riteniamo che questa sia l’unica sulla quale lavorare. E’ una proposta su cui riflettere – ha commentato Maria Capezzuoli, presidente dell’Ataf -. Credo che abbia dei limiti rispetto a quelle che sono le necessit oggettive per rendere il nostro servizio di trasporto pubblico adeguato a quello che sono le necessit degli utenti. Credo sia l’ora di lavorare per l’aggregazione fra le imprese ma anche per un bacino che crei quella massa critica, quindi delle economia di scala, che consentano delle grandi razionalizzazioni del servizio. Quindi bene il processo di aggregazione ma probabilmente serve un processo di aggregazione pi alto (rpt. alto) di quello che oggi pensa il sindacato, che trovo un po’ limitato. Al convegno intervenuto anche il vice sindaco del Comune di Firenze Giuseppe Matulli che ha ricordato come Palazzo Vecchio si sta muovendo verso la direzione dell’aggregazione: E’ infatti il Comune – ha sottolineato Matulli – che ha promosso d’intesa con la Regione, la Provincia e l’Ataf l’unit speciale per la mobilit dell’area fiorentina per simulare con modelli matematici il coordinamento fra le funzioni che si svolgono nel territorio. Inoltre il 21 ottobre parte il tavolo della mobilit con la Regione, Provincia, Comune e gli 11 comuni dell’area metropolitana per realizzare la condivisione politica delle scelte che riguardano tutti i territori e al quale sono chiamati i cittadini e le categorie. (ANSA).
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