Il consiglio comunale decider gioved la privatizzazione di Ataf al termine di una campagna demagogica, che ha prodotto conflitti molto profondi e nella migliore delle ipotesi approver anche solo una ‘raccomandazione’ a far parte della gara regionale unica. Lo affermano, in una nota, il segretario generale della Filt-Cgil regionale Gianfranco Conti e il responsabile del trasporto locale del sindacato Andrea Viciani. Il 22 dicembre, infatti, il consiglio comunale di Firenze dovr esprimersi sia sulla privatizzazione di Ataf, sia sulla partecipazione di Firenze alla gara unica regionale sul trasporto pubblico locale. In attesa di conoscere il dettaglio delle ‘compensazioni’ eventualmente ottenute dal comune capoluogo da parte della Regione – si legge ancora nella nota -, sulle quali, se fossero vere le indiscrezioni giornalistiche ci permettiamo di esprimere pi di una riserva, non possiamo non manifestare le nostre preoccupazioni per come le aziende toscane si preparano a una riforma epocale e al bando unico delle prossime settimane. I tentativi di riaggregazione infatti, non sembrano preludere alla costituzione, nemmeno in prospettiva, di un soggetto unico di impresa in grado di competere, in un bando europeo, con imprese ben pi strutturate sul piano societario e dimensionale. Nello stesso tempo – aggiungono Conti e Viciani -, in alcuni consorzi di impresa come Ctt, attraverso un complesso processo di riorganizzazione e di ‘scatole cinesi’ che dovrebbe trasformarlo in azienda unica, si rischia di vedere l’affermazione per approssimazioni successive del sostanziale controllo del privato e l’esautorazione del ‘pubblico’ dalla governance. E’ vero che il servizio assegnato dal pubblico, ma – concludono – resta il fatto che in pochi mesi rischiamo di assistere, anche per discutibili scelte politiche o per disattenzione, alla consegna ai privati di un primario bene pubblico con scelte che saranno ragionevolmente improntate nel futuro a criteri che determineranno un effetto certo: maggiore conflittualit . (ANSA).
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