Le forze di polizia sono costrette a sopravvivere con stipendi da fame. Il 61% dei dipendenti che si occupano della sicurezza dello Stato percepisce meno di 1.200 euro al mese. Il dato emerge dal Rapporto sulle condizioni socio-economiche delle forze di polizia, elaborato dal Coordinamento per le politiche per la sicurezza dell?Ugl. Novemila gli intervistati (il 92% proviene dal centro-sud) tra Polizia di stato, Corpo forestale, Polizia penitenziaria e corpo dei Vigili del fuoco.DISASTRO ECONOMICO – Gli agenti, come del resto tanti altri lavoratori penalizzati dalla crisi economica in atto, sono costretti a ricorrere in modo eccessivo al credito al consumo. L?81% di loro ha impegnato parte dello stipendio per comprare beni e servizi a rate. ®E il 51% stato costretto ad avviare procedure per il consolidamento del debito¯, denuncia l’Ugl fotografando nel rapporto il ®disastro economico¯ che vive la sicurezza.ALLARME – ®In questa situazione in pericolo anche l?integrit morale dei nostri lavoratori, a cui vietato fare un secondo lavoro¯, sottolinea Renata Polverini, segretario dell?Ugl. L?82% degli intervistati non soddisfatto del proprio stipendio ®inferiore del 50% rispetto a quello percepito da un agente francese¯. E i problemi non finiscono qui: gli agenti sono spesso costretti a vivere lontani dalle famiglie perch, in caso di trasferimenti, lo stipendio troppo basso per affittare una casa. Il 64% non proprietario dell’abitazione in cui vive, il 93% ha acceso un mutuo e per il 91% questo divora oltre la met dello stipendio.FAMIGLIE IN CRISI – I problemi economici spaccano le famiglie. L?82% dichiara che il lavoro, con i suoi ritmi e l’impossibilit di condurre una vita sociale, la causa principale dei problemi di relazione mentre l?81% ammette che, in una situazione diversa, farebbe pi figli.DELUSI DAL GOVERNO – ®Abbiamo creduto in un programma elettorale, ma i provvedimenti finora intrapresi dimostrano che gli investimenti in questo campo non sono quelli preventivati, come la mancata defiscalizzazione degli straordinari – attacca Polverini -. E lo Stato propone tagli nel momento sbagliato. La sicurezza scarsa, soprattutto nelle grandi citt e nelle aree del nord del Paese, a causa dei flussi migratori non controllati¯.
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