Una legge sulla qualita’ delle leggi. La Toscana e’ la prima Regione italiana che legifera in materia di qualita’ della normazione in ottemperanza con quanto stabilito dall’art. 44 dello Statuto, secondo cui il Consiglio regionale ‘tutela la certezza del diritto e a tal fine cura la qualita’ delle fonti normative regionali e ne garantisce l’organicita’, la chiarezza, la semplicita’ delle procedure. Con queste parole Alessandro Antichi, Consigliere regionale di FI-PdL e Presidente della Commissione speciale per gli adempimenti statutari, ha illustrato, in qualita’ di relatore, la nuova normativa regionale in materia di qualita’ delle leggi.La presenza nello Statuto di numerose disposizioni in materia di qualita’ delle fonti normative – ha sottolineato – deriva da una storica sensibilita’ del Consiglio regionale toscano che data da diversi decenni. Non va dimenticato che la Toscana e’ sempre stata, in questo campo, prima tra le Regioni a dotarsi degli strumenti necessari a realizzare sia una migliore qualita’ della legislazione sia a rendere piu’ trasparenti i propri interventi normativi. La Regione e’ anche la prima ad aver realizzato e pubblicato da anni un rapporto sulla propria legislazione. Con questa nuova legge, approvata all’unanimita’ dal Consiglio regionale, si indicano criteri, principi e regole da applicare affinche’ il sistema normativo svolga al meglio il proprio ruolo direttivo, al di la’, ovviamente, dei contenuti che restano determinati dalle diverse scelte politiche. E’ una legge che si occupa non di ‘cosa dire’ ma di ‘come’ dirlo. Regole per ovviare alla proliferazione legislativa, alla redazione di testi incomprensibili, di difficile applicazione e troppo spesso scoordinate. Situazioni che minano alla base le caratteristiche di credibilita’, trasparenza, democraticita’, efficienza ed efficacia del diritto. Questo nuovo strumento, del tutto innovativo, esalta ed accentuata la responsabilita’ del legislatore regionale, oltre a rappresentare – conclude Antichi – una forma di ‘legittimazione democratica oggettiva’ poiche’ consente ai cittadini di esercitare un controllo vero ed informato sulla ‘ragione delle leggi’, sulla loro opportunita’ e sulla loro necessita’ e coerenza delle normative regionali. (AGI)
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