Mattinata di tensione, ieri,ÿ al presidio dei lavoratori di Tmm. O meglio, davanti ai cancelli della fabbrica dove prima di mezzogiorno si presentato un camion per il ritiro di materiale (dovrebbe trattarsi di stampe per componenti dei veicoli Piaggio per un`azienda dell’indotto), ma ha trovato gli operai schierati all`ingresso che hanno impedito il passaggio, cantando Bella Ciao. E quando la Bmw scura di grossa cilindrata con dentro il liquidatore, Roberto Dell`Omodar- me, esplosa la protesta contro il noto professionista di Pisa. Intanto, a qualche chilometro di distanza il ministro del lavoro Giuliano Poletti, in visita ad alcune aziende dell`Empolese Valdelsa, a precisa domanda di un giornalista, ®conosce il caso della Tmm? Vuole dire qualcosa?¯, ha risposto ®No, non la conosco¯. La situazione dell`azienda di Pontedera, nonostante un tavolo aperto al ministero dello sviluppo economico, a cui la propriet non si presentata, non ha ancora trovato spazio a livello di politica nazionale, malgrado un presidio che prosegue in maniera ininterrotta da agosto. Ora ci sar da capire gli sviluppi del blocco messo in pratica dagli operai. L`ultimo, il primo in realt , ebbe come conseguenza un duro attacco da parte proprio del liquidatore che spieg ai lavoratori che, vista l`impossibilit di far ritirare la merce, le spettanze sarebbero state pagate dopo i termini concordati. Quello di ieri mattina il secondo episodio a cui hanno partecipato anche sindacalisti e lavoratori di altre aziende della zona, compresa la Piaggio.Del resto, il tam tam via Faceb ook di raggiungere il presidio per dare man forte agli operai di Tmm era stato lanciato di prima mattina. Il liquidatore, insieme ad altre persone, si era presentato ai cancelli molto presto ed era entrato in attesa dell`arrivo del camion. Gi in quei momenti i lavoratori si erano radunati per capire cosa stava succedendo. E, via via, il gruppo era diventato pi numeroso. Presente anche Marco Comparini, segretario provinciale della Fiom Cgil, ma anche Massimo Cappellini, delegato dello stesso sindacato all`interno della rsu Piaggio, oltre a Giuseppe Corrado, rsu della Ceva. Intorno un paio di auto del commissariato, presenti per monitorare la situazione in un clima, tutto sommato, tranquillo. E quando il camion dalla cabina gialla e il rimorchio coperto da un telo grigio arrivato, le fila si sono serrate. L`autista sceso, ha telefonato a Dell`Omodarme ricevendo in risposta di attendere ulteriori istruzioni. Pochi minuti di stallo, con la classica musica da manifestazione operaia diffusa da un megafo- no e i volti sempre meno rilassati dei lavoratori. E quando Dell`Omodarme uscito in auto, salutando con il pollice e dicendo al camionista di fare retromarcia e andarsene, la rabbia degli ex dipendenti esplosa, ma per fortuna solo verbalmente. Poi tutti di nuovo al tendone per riscaldarsi dopo la mattinata passata al freddo. E, prima dello sciogliete le righe, Cristina Parola, una delle anime del presidio, ha voluto ringraziagli ®gli operai che hanno dato una grossa mano ai loro compagni della Tmm in questo blocco dell`ingresso alla fabbrica¯. Il lungo applauso ha chiuso una mattinata che solo una tappa di una vertenza che si trascina dall`estate. Quando, cio, la propriet ha deciso di chiudere lo stabilimento dove venivano realizzate marmitte, soprattutto per la Piaggio, licenziando ottantaquattro persone. Una trattativa, che sembrata davvero ben avviata, fallita poche settimane fa, gettando nello sconforto i lavoratori. Ma altre, a quanto dicono i sindacati, sono in corso per rilevare, mentre gli operai provano la strada della cooperativa. Andreas Quirici da Il Tirreno
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