Tirrenia: da Tribunale Milano altro tempo per trovare accordo Legali Cin, altrimenti stato insolvenza

Il Tribunale di Milano ha concesso un rinvio fino al 24 maggio dell’udienza per decidere sull’istanza avanzata dal pm Roberto Fontana di dichiarare il fallimento di Cin, la Compagnia italiana di navigazione del gruppo Onorato, per lasciare il tempo alla società di trovare un accordo di ristrutturazione del debito. Per questo nel pomeriggio è previsto un tavolo interministeriale. I legali della Compagnia in aula hanno fatto presente che se non si raggiungerà l’accordo, la stessa società dichiarerà lo stato di insolvenza per l’apertura della procedura di amministrazione straordinaria.
E’ atteso, a quanto riferito al termine dell’udienza, per oggi pomeriggio un tavolo tecnico, richiesto stamani dalla stessa Cin, con la partecipazione del Mise, del Mef, del Ministero dei Trasporti e della Presidenza del Consiglio. Nel caso, secondo i legali di Cin, non venga trovata una soluzione per la ristrutturazione del debito, la stessa compagnia del gruppo Onorato è pronta a dichiarare lo stato di insolvenza per la procedura di amministrazione straordinaria. Il tavolo interministeriale è stato predisposto perché i commissari straordinari di Tirrenia hanno chiesto che Cin rimanga ‘coobbligata’ nella concessione delle ipoteche sulle navi – che passeranno alla nuova società creato con l’accordo – a garanzia della stessa amministrazione straordinaria di Tirrenia. A quanto si appreso, invece, l’accordo sui circa 180 milioni di euro di debito di Cin nei confronti dell’amministrazione straordinaria della Tirrenia sarebbe stato raggiunto, riducendoli a 160 milioni, di cui 23 da versare a breve e il resto rateizzati. Si è in attesa, dunque, di trovare una soluzione sui perfezionamenti all’accordo (Cin aveva già depositato una bozza di accordo quadro) richiesti dai commissari straordinari. Il pm Fontana lo scorso aprile aveva chiesto il fallimento evidenziando un passivo di circa 200 milioni e debiti scaduti per una cifra che va dai 350 ai 400 milioni, di cui appunto 180 nei confronti dell’amministrazione straordinaria della Tirrenia. Cin aveva presentato una richiesta di concordato in bianco nel luglio scorso, come la capogruppo Moby, senza però, alla scadenza, concludere con una proposta di concordato preventivo o di omologa di accordo di ristrutturazione del debito, nonostante fossero state concesse una serie di proroghe. (ANSA).

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