Stabilimenti chiusi nei pomeriggi invernali a partire da gennaio, con conseguente riduzione dell?orario di lavoro per i dipendenti e successivo recupero durante la stagione turistica. ? l?ipotesi alla quale sta lavorando la societ Terme, che ieri si incontrata con i sindacati per un primo sondaggio. Al prossimo appuntamento, previsto per met novembre, l?amministratore unico dovrebbe rivelare i dettagli di un?operazione che, al momento, lascia perplessi, ancorch disponibili ad approfondire la questione, i rappresentanti dei lavoratori. Flessibilit . L?ipotesi prevedrebbe la chiusura delle strutture attive tutto l?anno (Redi, Grocco ed Excelsior, area riservata al centro benessere escluso) durante i pomeriggi dei mesi invernali. I lavoratori, nello stesso periodo, passerebbero dalle attuali 40 ore a circa 25-30 ore settimanali o, in altri termini, da 8 a 5 ore al giorno. L?azienda farebbe leva sull?orario multiperiodale, uno strumento previsto dal contratto nazionale: una flessibilit alla quale ricorrere anche attraverso il recupero di permessi, ferie, rol (recupero orario lavorativo). ®Ci consentirebbe – dice l?amministratore unico, Giovanni Fiori – di contenere i costi di gestione e di impianto¯. Prime reazioni. ®Da parte nostra – dice Fabio Capponi, Filcams Cgil – c? la massima disponibilit a discutere, anche se ancora manca del tutto un quadro chiaro della situazione¯. ®La questione pu essere affrontata – aggiunge Aniello Montuolo, Fisascat Cisl – e non ci sottrarremo certo nell?affrontare un problema cos importante per la vita dell?azienda. Ma l?ultima parola spetter ai lavoratori¯. ®Tra un mese – dice Paolo Meacci, Uiltucs Uil -. Torneremo a incontrarci con Fiori, che ci dir se sono arrivati i soldi dalle banche: poi valuteremo le migliori strategie¯. Perplessit . ®Un?azienda che vuole rilanciarsi – dice Montuolo – non pu dare un?immagine di chiusura alla clientela. Si prenda il Grocco: che senso ha rinunciare a dare servizi quando comunque gli impianti dovranno funzionare per gli studi medici?¯. ®Gi oggi – dice Capponi – alcune strutture vengono utilizzate non al massimo e magari con attivit , tipo mostre, che niente c?entrano con quella termale¯. ®Si rischiano disservizi senza ottenere risparmi¯, conclude Meacci. Rinvio per Scaramucci. ? slittata al 19 gennaio in tribunale ad Ascoli l?udienza del processo a carico dell?ex amministratore delle terme Mauro Scaramucci e di tre funzionari Bnl per la vicenda del trasferimento del capitale sociale delle terme (10 milioni) nell?estate 2004. Gli imputati sono accusati di appropriazione indebita: Scaramucci ha chiesto di patteggiare. David Meccoli DA IL TIRRENO
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