TELECOM ITALIA: SINDACATI, IL 23 SCIOPERO LAVORATORI SETTORE INFORMATICO

Il prossimo 23 marzo migliaia di lavoratori Telecom del settore informatico sciopereranno contro l’esternalizzazione di oltre due mila loro colleghi, primo passo verso una drastico tagli di posti di lavoro. Lo sciopero e’ stato indetto da SLC-CGIL, insieme a FISTEL-CISL e UILCOM-UIL.Dopo la costituzione di una scatola vuota come HRS – si legge in una nota sindacale – dove far confluire migliaia di amministrativi per poi ‘efficentare’ (leggasi ridurre il personale), Telecom ha avviato in questi giorni la cessione di migliaia di informatici, professionalita’ elevate, con lo scopo esclusivo di ridurre il costo del lavoro e i livelli occupazionali.E’ evidente – spiega Alessandro Genovesi, Segretario Nazionale di SLC-CGIL – la strategia di Telecom Italia che tramite cessioni e una ristrutturazione permanente, non fa altro che perseguire una politica di riduzione del personale, senza affrontare i nodi veri che si chiamano investimenti e rilancio industriale.Dopo le 5 mila mobilita’ del 2008, gli oltre 1400 lavoratori del ‘1254’ messi in contratto di solidarieta’ nel 2009, con ulteriori 4 mila tagli annunciati nel 2009, siamo ora alle prese con riduzioni del personale mascherate da cessioni, senza una logica industriale e siamo in attesa del piano industriale per il 2010-2012. Insomma – continua Genovesi – e’ evidente che Telecom Italia ha scelto la via dello scontro sociale. Come SLC-CGIL, e siamo sicuri come sindacato confederale in generale, lo sciopero del 23 marzo, dopo quello del 119 (ex Tim) rappresentera’ solo una tappa di un percorso di mobilitazione e conflitto se l’azienda non cambia strada. Percorso che non potra’ non sfociare in uno sciopero generale di tutta Telecom Italia, chiamando tutti, azienda, media istituzioni, in causa. asca

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