Presidio dei lavoratori edili con le sigle sindacali Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil di Firenze al cantiere Tav in via Circondaria, dove si lavora al tunnel e alla nuova stazione sotterranea cittadina. L’iniziativa, spiegano i sindacati, anteprima dello sciopero generale di domani (otto ore) che riguarder l’intero settore delle costruzioni e che porter migliaia di lavoratori in piazza del Popolo a Roma. Questo cantiere l’emblema dei motivi che spingono allo sciopero di domani – hanno spiegato Marco Carletti della Fillea-Cgil, Stefano Tesi della Filca-Cisl e Laura Zucchini della Feneal-Uil -. Un’opera gi finanziata e cantierizzata ferma, mentre il settore delle costruzioni sta vivendo una delle crisi pi gravi dal dopoguerra. Noi stimiamo che solo sul territorio fiorentino se si sbloccassero tutte le opere gi finanziate e pronte a partire, oggi si creerebbero oltre 2000 posti di lavoro. Per questo chiediamo al governo delle risposte concrete. I sindacati hanno sottolineato che, negli ultimi 10 anni, si sono persi circa 5.000 posti di lavoro nelle costruzioni e che per le imprese edili ne mancano all’appello 850. Per rilanciare il Paese occorre quindi una politica industriale in grado di ridare vigore all’intera filiera delle costruzioni: dall’edilizia ai materiali, dal settore del legno e arredo al cemento, dai lapidei al settore dei laterizi. Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uilhanno chiesto un tavolo a Palazzo Chigi per dare una risposta alle oltre 600 mila persone che hanno perso il lavoro e al milione che rischia di perderlo.(ANSA).
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