TASSE SUL LAVORO: MEGALE (CGIL), SITUAZIONE INACCETTABILE

Non Š pi— accettabile?. Il segretario confederale della Cgil, Agostino Megale, commenta cos il dato Eurostat che segna l?Italia come il paese dell’Unione europea in cui le tasse sul lavoro sono pi— alte. ?Sono ormai diversi anni – aggiunge – che la Cgil sottolinea, anche assieme a Cisl e Uil con la piattaforma sul fisco di novembre 2007, quanto a pagare le tasse siano soprattutto i lavoratori e i pensionati e nelle crisi di domanda che viviamo Š un elemento di forte contraddizione?.I lavoratori e i pensionati, infatti, calcola il segretario da lavoro dipendente in Europa Š pari al 16,8% e in Italia al 19,6%. Non a caso le retribuzioni nette negli ultimi 15 anni sono cresciute circa 4 punti in meno delle lorde e nelle buste paga risultano 6.738 euro cumulati di perdita di potere d?acquisto per i lavoratori dipendenti che ha trattenuto il fisco?. A questo dato, inoltre, ?si aggiunge la mancata restituzione del fiscal drag che solo nel 2008, con un?inflazione al 3,5%, ha privato i lavoratori e i pensionati di 3,6 miliardi di euro (mediamente 362 euro). A tutto ci•, poi, va sommata un?evasione fiscale nel 2008 pari a circa il 9,6%, circa 8 miliardi di euro, del gettito complessivo (Irpef, Iva, etc.), che ha coinvolto circa 596mila persone?.Ecco perch‚ la Cgil ?continua a chiedere al governo una misura che porti a lavoratori dipendenti, pensionati e collaboratori mediamente 100 euro in pi— al mese in busta paga a partire dal 2010, attraverso maggiori detrazioni da lavoro e da pensione?. Ma pi— in generale per Megale ?questo Š il momento perch‚ sul fisco insieme con Cisl, Uil si incalzi il governo, prendendo come riferimento la piattaforma unitaria del 2007, e aggiornandola anche sulla base delle recenti proposte presentate al congresso della Cisl, per uscire dalla crisi – conclude – rilanciando la domanda interna attraverso una manovra di redistribuzione e di sostegno ai redditi da lavoro dipendente e da pensione?.

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