Un taglio draconiano, un piano insopportabile e ingiustificabile che andr a colpire, con chiusure totali o parziali, ben 100 uffici postali in Toscana e finir per ricadere soprattutto sui centri pi piccoli e le zone pi disagiate e danneggiare i soggetti pi deboli, a cominciare dagli anziani. Alla faccia del ?servizio universale?.E? quello presentato ieri da Poste Italiane ai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, ma sul quale non stato possibile neppure aprire un confronto, perch l?azienda si limitata ad una semplice ?informativa?.Un piano pesantissimo dal punto di vista sociale e occupazionale che le organizzazioni sindacali non hanno intenzione di accettare supinamente e contro il quale lanceranno una grande mobilitazione, coinvolgendo anche i comuni e le comunit locali, che finiranno per essere le pi colpite dai tagli.Le motivazioni del no sindacale a questo ennesimo colpo di scure al servizio postale e le azioni che saranno messe in campo saranno al centro di unaConferenza stampaMarted 10 Febbraio, alle ore 12nella sede della Cisl Toscana, in via Benedetto Dei 2a a FirenzePoste: Toscana, Comuni e sindacati contro piano chiusurePreoccupazione in tutta la Toscana per il piano di riorganizzazione di Poste Italiane, che dovrebbe comportare la chiusura di un numero di uffici postali sul territorio fra 80 e 100. I sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato oggi una grande mobilitazione, coinvolgendo anche i comuni e le comunit locali, definendo il progetto di Poste un piano insopportabile e ingiustificabile che finir per ricadere soprattutto sui centri pi piccoli. Ci mobiliteremo perch le aree montane non possono essere ulteriormente penalizzate con pesanti ripercussioni sui cittadini, molto spesso anziani, ha dichiarato il presidente di Uncem Toscana, Oreste Giurlani, sottolineando che non possibile dimenticare o sottovalutare la funzione fondamentale di presidio che i servizi postali esercitano in montagna, dove fungono anche da luogo di coesione sociale, economica e territoriale consentendo l’accesso universale a servizi locali essenziali. Fortemente critica anche l’amministrazione comunale di Pistoia, nel cui territorio ricadono cinque uffici a rischio (Cireglio, Le Grazie, Pracchia, Sammomm e Villa di Baggio), e che chiede alla Regione un ruolo di coordinamento tra i territori interessati dalle ristrutturazioni. Ci attiveremo, con i Comuni interessati e la Regione, per ottenere risposte chiare sui tagli prospettati, ha affermato la deputata Pd Raffaella Mariani.(ANSA).
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