Un forte impegno per arrivare, durante l?esame da parte del Parlamento, alla cancellazione o ad un abbattimento sostanziale del taglio (150 milioni su 430, il 35% del totale) al Fondo per i patronati contenuto nella bozza di Legge di stabilit . E? quello preso stamani dai parlamentari fiorentiniche hanno risposto all?invito a un incontro con Cgil, Cisl e Uil di Firenze e i patronati aderenti al CePa (Centro Patronati), Inca-Cgil, Inas-Cisl, Ital-Uil e Acli, svoltosi nella sede della Cisl di Firenze.Presenti all?incontro la Senatrice Maria Grazia Gatti (Pd) e gli onorevoli Marco Donati (Pd), Filippo Fossati (Pd), Marisa Nicchi (Sel), oltre a un rappresentante della Senatrice Alessia Petraglia (Sel). La Vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, ha fatto invece pervenire una lettera in cui spiega di non poter essere presente, ma di sostenere l?impegno dei patronati.A loro i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil e del CePa, hanno ribadito che tagliare 150 milioni di euro al Fondo (alimentato con un prelievo dello 0,226 sui versamenti previdenziali dei lavoratori), significherebbe cancellare i Patronati. Un colpo inferto non ai sindacati, ma ai cittadini, che sarebbero privati della possibilit di far valere, gratuitamente come prevede la legge che regola l?attivit dei patronati, i loro diritti. ?Se bisogna verificare che le risorse siano ben spese e servono parametri pi restrittivi per verificare la qualit dei 21 patronati che esistono in Italia ?hanno detto i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Cepa – ben vengano. Noi non abbiamo timorisulla correttezza e la qualit dei servizi che eroghiamo. Ma se diversamente si vogliono privare i cittadini della possibilit attraverso i patronati di far valere i propri diritti, si dica come si intende garantirli in alternativa.?Dagli sportelli del CePa, stato ricordato, passano la stragrande maggioranza delle pratiche gestite dai patronati: il 70% di quelle pensionistiche, oltre il 90% delle altre. In provincia di Firenze l?83% delle pratiche pensionistiche e il 94% di quelle assistenziali sono state presentate dai patronati. Solo quelli del CePa nel 2013 hanno gestito e concluso 130 mila pratiche: domande di pensione, pensione di reversibilit , invalidit civile, indennit di disoccupazione e di mobilit , infortuni e malattie professionali, accompagnamento, sostegno al reddito, handicap, permessi di soggiorno ecc. Tutte gratuitamente.Al 31 agosto del 2014 sono state presentate 15.133 domande di pensioni a Firenze; oltre 15 mila le domande di indennit di disoccupazione (nelle sue varie forme), 11 mila invece le istanze di rinnovo dei permessi di soggiorno, liberando di fatto la Questura dalle lunghe code agli sportelli. A questo va aggiunto il servizio di informazione che viene svolto a migliaia di lavoratori e pensionati (ad esempio sulla previdenza complementare, fondamentale per i giovani) senza alcuna forma di rimborso dallo Stato.Tutta questo lavoro immenso stato svolto dai 70 dipendenti dei Patronati CePa, presenti con almeno una sede in ogni comune della provincia di Firenze, con un risparmio enorme da parte dello Stato, se dovesse assicurare in proprio questi servizi. com
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