Suvignano tenuta aperta: il bene confiscato alla mafia torna ai toscani. La ‘festa’ domenica 23 giugno

La Tenuta di Suvignano apre i suoi cancelli, simbolicamente e concretamente. E l’occasione diventa una festa e un momento di riflessione: per vivere un bene che Š tornato finalmente di tutti, per parlare delle mafie ? perch‚ contro le mafie occorre parlare ad alta voce, sempre -, per costruire tutti insieme la legalit….Accadr… domenica 23 giugno, nei comuni di Monteroni d’Arbia e Murlo nel senese, nella tenuta da quest’anno, il 2019, affidata in gestione alla Regione: ci sar… spazio per le parole, di lotta e di speranza – parteciperanno Antonino De Masi, imprenditore calabrese, che da anni vive sotto scorta per aver denunciato il racket, e la giornalista Federica Angeli, sotto scorta anche lei dal 2013 per le sue inchieste sulla mafia romana -, ci sat… la musica (con la street art band BadaBimBumBad a guidare come un pifferaio gli ospiti sui sentieri di una terra riconquistata e poi i Modena City Ramblers), ci saranno il teatro (Straligut teatro) e occasioni per picnic all’aperto con i prodotti agricoli a filiera corta del territorio.La Tenuta di Suvignano Š un po’ il simbolo dei beni confiscati alle mafie e alla criminalit… organizzata, che anche in Toscana sciacqua i propri denari e fa affari. E’ il bene pi— importante requisito nella nostra regione – ricorda l’assessore alla legalit… Vittorio Bugli – e tra i pi— grandii in Italia. Sono passati dodici anni da quando nel 2007, con la condanna passata in giudicato, la confisca della tenuta Š diventata definitiva. Si Š rischiato ad un certo momento, anni fa, che la tenuta fosse messa all’asta, con il rischio che potesse tornare alla mafia attraverso prestanome. Poi nei mesi scorsi, annunciata gi… da pi— di un anno, Š arrivata l’assegnazione alla Regione, che la gestisce adesso attraverso Ente Terre, che gi… si occupa di altre propriet… demaniali o in gestione, fa sperimentazioni in campo agricolo e forestale e valorizza le risorse genetiche autocto ne, bestiame compreso. Si tratta di un progetto unico nel panorama nazonale sottolinea orgoglio l’assessore. Saranno coinvolti anche i comuni su cui la propriet… si distende. Fin qui per la parte agricola e agrituristica, che negli intenti della Regione deve vivere e creare sviluppo. L’azienda pu• diventare un volano per l’economia locale. Ne Š convinto anche il sindaco di Monteroni, Gabriele Berni: Dopo tanti anni sar… un nuovo inizio, un’occasione anche di sviluppo. E il 23 giugno, durante la festa, ci saranno a mostrare e a vendere i loro prodotti numerose aziende del posto.La tenuta – 713 ettari di terreno al momento della confisca (685 nel comune di Monteroni e 18 in quello di Murlo), poi diventatati 640 a seguito della vendita di alcuni poderi da parte della stessa agenzia per saldare debiti dell’azienda ? conta una colonica di pregio, altre diciassette edifici e 21 mila metri quadri tra immobili e magazzini, una chiesetta di fianco all’edificio principale. In tutti questi anni di gestione attraverso l’Agenzia nazionale per i beni confiscati alla criminalit… organizzata ha continuato a funzionare l’agriturismo. La via Francigena passa vicino. Tutt’attorno la pace delle colline senese, nel cuore prezioso della Toscana, con lo sguardo che nelle giornate terse buca l’orizzonte fino all’Appennino, campi di grano ed erba per il foraggio, qualche olivo. un centinaio di ettari di bosco, pecore sarde con il loro allegr o scampanellare, maiali di cinta senese e, portati a suo tempo dalla Sicilia, anche alcuni cavalli ?sanfratello’ e ciuchi di Ragusa, i pi— amati dai bambini che visitano la fattoria scolastica.Legalit… bene comuneMa il progetto della Regione non riguarda solo l’azienda. Qui si coltiveranno anche e soprattutto valori, perchŠ la mafia si sconfigge con la conoscenza e copn la cultura. L’intenzione Š di fare della tenuta un luogo della legalit…, un campus permanente dove ospitare iniziative per parlare del contrasto alle mafie o soggiorni estivi per i giovani come quelli che, da parecchio tempo, Arci e Libera organizzano in Sicilia e in Calabria sui terreni strappati alle cosche e a cui, con il contributo della Regione, in questi anni molti giovani toscani hanno preso parte. Anzi, l’idea Š gi… realt…. Campi della legalit… a Suvignano sono gi… in programma quest’anno dal 29 giugno all’8 luglio (Arci) e dall’8 luglio al 14 luglio (Libera): una trentina di posti a disposizione e gi… quasi esauriti, con prenotazioni da tutta Italia. La Fondazione Caponnetto sta lavorando per predisporre un programma di iniz iative e visite delle scuole durante il prossimo anno scolastico.Nel 1983 il sequestro ad un imprenditore in odor di mafiaLa storia giudiziaria della tenuta inizia con il giudice Giovanni Falcone, che nel 1983 sequestra l’azienda una prima volta all’imprenditore palermitano Vincenzo Piazza, sospettato di aver rapporti con Cosa Nostra. Il costruttore siciliano ne rientra successivamente in possesso. Tra il 1994 e il 1996 arriva il secondo sequestro, assieme ad un patrimonio di ben duemila miliardi di vecchie lire affidato alla gestione di un amministratore giudiziario. Poi, nel 2007 appunto, la condanna e la confisca definitiva.Confische in ToscanaSuvignano Š il buco nero che non ti aspetteresti nella felice Toscana, il volto di una mafia che non Š pi— quella confinata solo in Sicilia, ma quella che fa affari nel mondo e che nella campagna senese aveva investito parte dei suoi guadagni illeciti. La stessa cosa ha fatto altrove in Toscana, come l’ndrangheta ed altre associazioni criminali, acquistando alberghi ed appartamenti, negozi, a volte anche semplici edicole di giornali, bar oppure aziende pi— strutturate. Sono 137 in questo momento, tra i 552 beni confiscati, quelli assegnati definitivamente (due aziende e il resto unit… immobiliari).Cento sono stati trasferiti al patrimonio di Comuni e ad altri enti territoriali, 21 sono rimasti nella disponibilit… dello Stato, tredici sono stati venduti. Altri 364, tra cui 51 aziende, sono beni ancora provvisoriamente in gestione all’Agenzia nazionale, di cui solo una parte in attesa di sentenza definitiva. C’Š un evidente ritardo, che per• negli ultimi due anni ha visto un recupero. La media Š di otto e anni e mezzo dal sequestro alla destinazione definitiva. Occorre accellerare i tempi – incita l’assessore – in passato l’agenzia ha avuto qualche debolezza da questo punto di vista: ora c’Š una legge che consente di fare le cose. La strada da battere Š quella di un contatto diretto tra agenzia ed enti territorio subito dopo la confisca per l’individuazione a quel punto della sua destinazione. La Toscana Š l’unica regione in Italia, ricorda Libera, con un tavolo sui beni confiscati.Cultura e conoscenza contro la mafiaPoi c’Š il tema culturale: il coinvolgimento della societ…. La mafia ? si sofferma Bugli ? fa i propri affari anche in Toscana e sono decine i clan che hanno avuto o hanno proiezione criminale nella regione. I numeri sono quelli del secondo rapporto sulla criminalit… organizzata presentato a settembre e che la Regione ha commissionato alla Scuola Normale di Pisa, bussola utile per acquisire consapevolezza dei segnali di infiltrazione. La Toscana non Š terra di mafia ? prosegue l’assessore ? ma il fatto che in Toscana faccia affari non va sottovalutato, ma anzi ci vuole una reazione forte di tutte le istituzioni e della societ… tosc ana. Della mafia occorre parlare, ad alta voce, e va promossa la cultura ed educazione alla legalit…, a cominciare dai ragazzi. Un filo rosso che va indietro nel tempo, che inizia nel 1999 con l’approvazione della legge regionale per la promozione tra gli studenti e nella societ… civile dell’educazione alla legalit… e lo sviluppo di una coscienza democratica e che passa dal coinvolgimento, nel 2017, della Scuola Normale di Pisa nella stesura di un rapporto sulle mafie e la corruzione (in Toscana) gi… giunto alla seconda edizione.Ma l’impegno inizia addirittura prima, nel 1994. Fu allora che fu creato il Centro di documentazione e legalit… democratica, una struttura interna alla Regione, un archivio e una vera ?casa della memoria’. Uno spazio frequentato da studiosi ma anche dalle scuole. Sugli scaffali si susseguono studi e atti processuali sui misteri e i poteri occulti in Italia, le stragi, l’eversione e la mafia appunto. Si trova all’ultimo piano di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della Regione, affacciata su piazza del Duomo, ed Š praticamente una struttura unica dalle Alpi fino alla Sicilia, interamente pubblica.IL VIDEO CHE RACCONTA LA STORIA DELLA TENUTA

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