Strage Viareggio: prime richieste pg, c’ prescrizione Sostituto Piras chiede condanne, ‘sconti’ per reati estinti
La prescrizione entra formalmente nel processo di appello per il disastro ferroviario di Viareggio (Lucca) e vale 6 mesi di ‘sconto’ sulle prime richieste di condanna fatte dalla procura generale di Firenze. E’ un fatto legale, tecnico (il periodo finiva al maggio 2018) e riguarda l’estinzione di alcuni reati, incendio e lesioni personali colpose. Ma la ‘tagliola’ sul computo pena, pur attesa, scattata con un certo rumore nella prima fase della requisitoria quando il sostituto Pg Luciana Piras – nella generale conferma delle condanne di primo grado – ha dovuto ricalcolare la pena per gli imputati tedeschi e austriaci ossia i manager delle societ ferroviarie ai quali stata riservata la prima udienza. Cos la procura generale, in riforma della sentenza di primo grado, ha chiesto 8 anni e 10 mesi di reclusione per Rainer Kogelheide delle societ Jungenthal e Peter Linowski di Gatx Rail Germania; 8 anni e 6 mesi per Johannes Mansbarth e Roman Mayer di Gatx Austria; 8 anni e 6 mesi per Uwe Koennecke a capo delle officine Jungenthal di Hannover; 7 anni e 6 mesi per Andreas Schroter e Uwe Kriebel di Jungenthal, e per Helmut Brodel di Gatx. Inoltre il sostituto pg Piras ha chiesto 8 anni per Joachim Lehmann, supervisore delle officine di manutenzione assolto in primo grado: Aveva un contratto da 17 ore l’anno per un compenso di 700.000 euro – ha detto Piras – ma non controll le manutenzioni. Sulle richieste il sostituto pg Piras ha detto che non si pu non rilevare che fatti gravissimi vengano cancellati dalla prescrizione come un colpo di spugna e ci lascia un forte senso di ingiustizia. Quindi andando a elencare le posizioni, ha aggiunto che per mio dovere, solo per questo dovere, che chiedo di non doversi procedere per i reati estinti. Indifferenza, omissioni, negligenza, carenze organizzative sono addebitate ai manager delle societ che affittavano i vagoni merci a Fs. Piras li accusa di non aver tenuto corretta diligenza. Se societ e manager avessero osservato le procedure – ha detto – ci sarebbe stata una prevedibilit piena delle criticit dei materiali e si sarebbero anche accorti del degrado dell’assile che cedendo innesc il deragliamento del carro merci. A Viareggio il 29 giugno 2009 ci furono 32 morti, numerosi feriti e ingenti danni. Luciana Piras ha iniziato la requisitoria citando, uno a uno, dal pi anziano fino ai bambini, i nomi di tutte le vittime. Un gesto spiegato cos: Di solito – ha detto il magistrato – nei processi per reati colposi i nomi delle vittime si dimenticano. La requisitoria proseguir con il pm di Lucca Salvatore Giannino e la stessa Piras il 5 e il 7 febbraio per gli altri imputati tra cui l’ex ad di Fs Mauro Moretti, anche oggi in aula cos come Michele Maria Elia (ex ad Rfi). (ANSA).