Strage Capaci: Giani, vigilare perchŽ mafie nascoste ovunque

Bandiera a mezz’asta, listata a lutto, sulla sede del Consiglio regionale della Toscana, per non dimenticare il 23 maggio 1992, giorno della strage di Capaci. Il presidente Eugenio Giani ricorda quella data: Quel 23 maggio ci scosse pi di qualsiasi tragedia. In quella macchina non c’erano semplici persone, ma donne e uomini che incarnavano lo Stato. Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e i tre uomini della scorta rappresentavano l’Italia impegnata nella lotta alla mafia”. “Ricordo bene – continua Giani – quando con Antonino Caponnetto andavamo nelle scuole a parlare ai giovani e lui si commuoveva parlando dell’impegno e della straordinaria personalitˆ di Falcone”. “Oggi – aggiunge – dobbiamo dire grazie a chi in Toscana, come don Andrea Bigalli con ‘Libera contro le mafie’ permette ai giovani di incarnare quel valore di legalitˆ che spinse giudici come Falcone e Borsellino a lottare contro la criminalitˆ”. “Adesso – conclude il presidente – anche se non sentiamo gli spari, spetta a noi vigilare perchŽ la mafia si nasconde ovunque”. Il presidente ricorda che in Toscana “ci sono circa 561 beni confiscati” e auspica che presto “vengano riassegnati affinchŽ diventino luoghi di legalitˆ”.(ANSA).”

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