Storia orale del lavoro, il 25-26 novembre il convegno a Pistoia e Firenze

“LabOral – Storia orale del lavoro”: è il convegno organizzato da Fondazione Valore Lavoro, Sis Lav e Aiso (col contributo del Ministero della Cultura), in programma giovedì 25 novembre a Pistoia (Biblioteca comunale San Giorgio, Sala Terzani, dalle 14:30) e venerdì 26 novembre a Firenze (Camera del lavoro in Borgo Greci 3, salone Di Vittorio, dalle 9:30)

IL PROGRAMMA

LabOral – Storia orale del lavoro

Convegno, 25-26 novembre 2021, Pistoia – Firenze, Promosso dalla Fvl con il patrocinio di Sis Lav e Aiso. Il convegno è realizzato grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura. Si ringraziano per il sostegno Cgil Pistoia, Cgil Firenze, Cgil Toscana, Biblioteca San Giorgio.

Giovedì 25 novembre, 14:30, Pistoia, Biblioteca comunale San Giorgio sala Terzani 

Sulla storia orale del lavoro

– Stefano Bartolini, Direttore Fondazione Valore Lavoro

Saluto introduttivo

– Elisa Salvalaggio, ISTORETO, Sara Zanisi, Fondazione ISEC

Il lavoro tra fonti orali, sonore e musicali. Lo stato dell’arte in Italia

– Giovanni Contini, Presidente Istituto storico della Resistenza di Pistoia

Come è stato studiato il lavoro attraverso le fonti orali, una ricostruzione autobiografica

– Marco Buttino, storico orale

Fare ricerca sul campo: a proposito di una ricerca sui braccianti africani a Saluzzo 

– Roberta Garruccio, Università statale Milano

Dallo studio del lavoro alla ricerca sulla deindustrializzazione

– Camillo Robertini, Universidad de Chile

I social network. Una frontiera epistemologica per lo studio della storia del lavoro

ore 19:30

Passeggiata nel triangolo della memoria del lavoro, Durata 30 minuti. Ritrovo in via Roma angolo via Cavour

Venerdì 26 novembre, 9:30, Firenze, Camera del lavoro in sala Di Vittorio 

Ricerche

– Riccardo De Robertis, Università di Teramo

Fonti orali e processi produttivi: i lavoratori abruzzesi delle corde armoniche 

– Maria Concetta Cappello, Università del Salento

Dopo il tabacco, la Svizzera. Le ultime lotte delle tabacchine leccesi

– Sonia Residori, Università di Padova, ANRP

Una “banda” di brave ragazze. L’occupazione della Conber di Vicenza nel 1975

– Alberto Scaggiante, storico del lavoro

Raccontare la ristrutturazione. Il cantiere navale Breda di Porto Marghera tra anni ’70 e ’80

– Natalia Batista, Istituto di Storia Orale Università Federale di Minas Gerais Brasile

Una lavoratrice non può essere un’attrice. Classe e lavoro nella vita di Maria Euzébio

– Discussant: Stefano Musso, Università di Torino

14:30  

Scene e voci

– Lorenzo Bertucelli, Università di Modena e Reggio Emilia

Introduzione: nel campo della Public History

– Renato Rinaldi, autore radiofonico – collaboratore Radio3

Le lotte del Cormôr. Un garbato sciopero alla rovescia

Podcast per “Tre soldi” di Rai Radio 3

Lettura di un estratto del testo teatrale CÔRMOR IN LOTTA – cantata alla rovescia

di Andrea Collavino scritto a partire dai materiali d’archivio del progetto Le lotte del Cormôr

– Filippo Maria Gori, regista e antropologo

Filmare una lotta nel presente: la GKN

In collaborazione con Istituto Ernesto De Martino e Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico

­- Discussant: Alessandro Portelli, Circolo Gianni Bosio

Comitato scientifico: Stefano Bartolini, Fondazione Valore Lavoro; Alessandro Casellato, Associazione italiana di storia orale; Pietro Causarano, Università di Firenze; Stefano Gallo, Consiglio nazionale delle ricerche (CNR); Fabrizio Loreto, Società italiana di storia del lavoro; Gilda Zazzara, Università Ca’ Foscari Venezia

LA PRESENTAZIONE DEL CONVEGNO

  • Prima sessione

La storia orale si è intrecciata fin dalle origini con la storia del lavoro, divenendone una delle metodologie d’indagine più proficue per l’età contemporanea e favorendo un’intersezione di temi e pratiche con la storia sociale, la storia popolare e della gente comune, la storia delle organizzazioni produttive e sindacali. Gli storici impegnati nell’incrocio tra Oral history e Labour history condividono il senso di impegno civile e di responsabilità per la valenza pubblica del loro lavoro, tanto verso i propri testimoni “co-autori” quanto verso il rilievo politico-culturale delle ricerche che portano avanti, che uniscono la valenza pubblica della storia orale – che facilita la partecipazione dei testimoni al “fare storia” – al campo di intervento proprio della storia del lavoro, muovendo dal presente per guardare alla storia del proprio oggetto di indagine. Ad un passato ricco di esperienze si aggiunge oggi una nuova stagione di interesse. Il convegno intende esplorare questo terreno assai frequentato partendo da una prima sessione storiografica e metodologica capace di tenere assieme il passato della storia orale del lavoro con il suo presente e con le nuove prospettive che si stanno aprendo per il futuro sia come campi di indagine sia tramite l’utilizzo dei social network.

  • Seconda sessione

La storia orale, muovendo dall’ascolto, dai racconti e dalle testimonianze, permette di indagare i fenomeni storici da un’angolazione “interna” che prende le mosse dal punto di vista dei protagonisti, consentendo la messa a fuoco di aspetti che rimangono preclusi alla storiografia che utilizza solo la documentazione archivistica risultante dall’attività di enti strutturati. Fonti soggettive per eccellenza, le fonti orali per questa loro caratteristica hanno dunque la forza di mettere in primo piano la soggettività degli attori storici. Il valore euristico di questa metodologia applicata a un ambito come quello dei rapporti tra lavoro, conflitti del e sul lavoro e organizzazioni dei lavoratori, permette di illuminare zone sfuggenti, di meglio comprendere le dinamiche interne ai mondi del lavoro, le loro sfaccettature, il rapporto tra il lavorare e l’organizzarsi, la professionalità e il nesso con la conoscenza, la cultura e le identità, favorendo una ricostruzione problematizzante. Possono così essere rimessi in discussione approcci consolidati, in relazione a fasi già storicizzate, anche attraverso il riuso di fonti orali prodotte in passato, oppure aprirsi nuove piste di indagine per favorire la comprensione e la storicizzazione di quanto è più vicino a noi nel tempo ed attende ancora di essere indagato e compreso, anche nel suo rapporto con il presente. In aggiunta, l’ascolto del lavoro risulta essere un felice terreno di incontro interdisciplinare, dove la storiografia si incrocia e si confronta con l’antropologia, la sociologia, la psicologia. Inoltre, sulla scorta di questa metodologia, si sta facendo largo una riflessione più ampia che focalizza la sua attenzione sul fatto che i rapporti di e sul lavoro, dentro le organizzazioni, in quanto rapporti umani, lungi dall’essere di carta sono prima di tutto fondati sulla parola, cioè sull’oralità. Esiste uno spazio di relazioni orali nel mondo del lavoro, tra i lavoratori, dentro alle loro organizzazioni e con le controparti datoriali, fatto anche di momenti collettivi (come le assemblee e i congressi sindacali), che aprono la porta all’utilizzo della documentazione sonora intesa in senso ampio ed alla messa a fuoco di questo spazio nel quale si svolge la storia.

  • Terza sessione

Accanto al libro come risultato di una ricerca si stanno facendo strada nuovi prodotti culturali: video, documentari, podcast, esposizioni, ecc. La sessione intende affrontare le particolarità e le problematiche specifiche delle nuove forme di restituzione, che spesso combinano pubblicazione cartacea con altri linguaggi di larga accessibilità e che si inseriscono nell’ambito della Public History.

Pulsante per tornare all'inizio