Sabato scorso, nella splendida cornice di Serravalle Pistoiese alla festa della CGIL, si sono confrontati nel loro primo faccia a faccia il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e il Segretario generale della CGIL Susanna Camusso.Il dibattito, coordinato dal Vicedirettore de La Repubblica, Massimo Giannini, ha misurato i rispettivi punti di vista dei due leader sui principali temi economici e sociali del Paese.Un confronto molto franco, apprezzato dal numeroso pubblico attento e generoso.Le numerose convergenze fra i due hanno fatto ?notizia? e riempito la rassegna stampa.Come era ovvio i commentatori si sono profusi nelle pi? variegate letture.Tra questi, alcuni hanno lanciato durissimi strali e dipinto scenari apocalittici derivanti dalle affermazioni dei due leader.C?? chi, infatti, crede che sia fazioso sostenere che si ? delusi da un Governo che chiede la fiducia per approvare una ?epocale riforma? del mercato del lavoro annunciando contemporaneamente l?imminente modifica.Cos come ? stato ritenuto corporativo mostrare preoccupazione per la tenuta occupazionale del Paese quando si annuncia la decimazione dei posti di lavoro nella Pubblica Amministrazione. Evidentemente costui giudica sinistro anche il fatto che ci sia chi pensa che se si mette in ginocchio la sanit? con i nuovi tagli questo finisca per pesare sulle tasche dei contribuenti chiamati a fronteggiare il disservizio pagando di tasca propria il doversi rivolgere al privato.In un Paese dove il fisco opprime i produttori e premia gli speculatori ? evidente che questo porta i primi a chiedere una forte correzione anche per liberare la domanda interna e dare respiro al sistema produttivo, e i secondi a mettersi sugli scudi accusando d?irresponsabilit? chi difende lo status quo.Insomma un dibattito, quello di Serravalle, pi? orientato al Buon Senso che alla riedizione di improbabili ?convergenze parallele? .Un buon senso che ha spinto Squinzi e Camusso a convenire anche sul fatto che, se si fosse usato maggiore confronto, si sarebbero potuti evitare tanti errori, primo fra tutti il pasticcio degli esodati. Pasticcio che da solo vale la bocciatura di un Governo che si vanta del titolo di ?tecnico?.? un bene che il buon senso rimanga l?ingrediente del nostro lavoro.Ed ? un bene che non sia una prerogativa esclusiva della CGIL.Non essere soli fa ben sperare per il domani del Paese ed ? premessa per la prossima stagione dei contratti.P. S. Con una replica stizzita ieri sera il Presidente Monti ha risposto alle critiche che erano state rivolte al suo Governo nel dibattito di Serravalle. Monti ha detto che bisogna essere cauti nell?uso delle parole, altrimenti lo spread ne risente.Dal momento che lui aveva sostenuto che le liberalizzazioni valevano oltre 1 punto di PIL e l?intervento sull?Art. 18 almeno 200 punti di spread, ? chiaro che parla per gli altri perch? le sue parole non producono alcuna conseguenza.Insomma , nel suo caso si pu? dire: ?parole, parole, parole, soltanto parole?..?
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