SPI-CGIL: TRASFERIMENTI STATO COMUNI IN CINQUE ANNI DIMINUITI DI-7,1 MLD69% SPESE CORRENTI CON ENTRATE PROPRIE

Nel quinquiennio 2003-2007, il saldo tra le entrate tributarie ed extratributarie dei Comuni e i trasferimenti dello Stato Š stato pari a -7,1 miliardi di euro. E’ quanto rileva il VII rapporto sul welfare locale realizzato dallo Spi, la categoria dei pensionati della Cgil, che sar… presentato gioved prossimo.Il rapporto analizza i bilanci di 174 Comuni capoluogo – spiega lo Spi – e rappresenta un monitoraggio costante sulla spesa del welfare territoriale; ne legge l’evoluzione e le dinamiche di entrata e di spesa e in generale delle scelte di bilancio per il periodo 2003-2007. L’analisi Š stata effettuata un campione significativo costituito dai 174 Comuni pi— grandi (capoluoghi di provincia e comuni con una popolazione superiore ai 50mila abitanti).Calcolando il saldo medio nazionale per Comune, sottolineano i pensionati della Cgil, si ha un deficit di un milione e 250mila euro. Le spese correnti sono coperte dalle entrate proprie nella misura del 69%. Un saldo negativo importante emerge anche mettendo a confronto le entrate proprie e i trasferimenti regionali da una parte e le spese correnti dall’altra – afferma lo Spi – in base all’ipotesi che prevede l’abolizione dei soli trasferimenti statali.Nei cinque anni considerati, le entrate tributarie e extratributarie sono cresciute di circa 1,9 miliardi di euro, con una variazione percentuale complessiva del 28% e con un incremento medio annuale di gran lunga superiore ai tassi di inflazione rilevati. Nello stesso periodo le manovre finanziarie hanno consolidato la tendenza alla riduzione dei trasferimenti statali. I trasferimenti statali totali (comprensivi della quota capitale destinata allo sviluppo) sono diminuiti nel complesso del 7,1% con una minore entrata per i Comuni di 441 milioni di euro.Ne deriva un quadro della finanza locale preoccupante- aggiunge lo Spi – negli ultimi 5 anni, infatti, le risorse in entrata negli enti locali sono cresciute notevolmente soprattutto nella componente dei tributi e delle tariffe, tanto da risultare almeno 4 volte superiori alla contrazione dei trasferimenti statali totali decisa dai diversi governi nazionali. Inoltre, sempre nel quinquennio, la componente di spesa per l’amministrazione generale o burocrazia Š cresciuta in modo significativo, tanto da assorbire con 719 milioni di incremento circa il 46% dell’aumento complessivo della spesa corrente.La spesa per la burocrazia (che copre i costi delle segreterie comunali e degli uffici contabili e amministrativi) costituisce il 30% del totale della spesa correnti. Il gettito derivante dall’incremento dei tributi risulta superiore all’aumento delle spese correnti, anche se i dati di bilancio non consentono di apprezzare con precisione il fenomeno. La spesa per il welfare allargato, destinata ai servizi per lo sport, l’istruzione e la cultura mostra per• una tendenza alla diminuzione in alcune regioni e, soprattutto, al Sud.Il welfare dei Comuni Š caratterizzato ancora da forti squilibri territoriali – conclude lo Spi – le enormi diversit… esistenti in seno alle legislazioni regionali e alle iniziative comunali contribuiscono a consolidare un sistema di cittadinanza sociale molto differenziato, in cui gli anziani e altre categorie sociali fruiscono di diritti non sulla base delle condizioni di bisogno, ma in dipendenza dal luogo in cui il bisogno sorge.Apcom

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