Spi Cgil Toscana: Daniela Cappelli, ‘accesso a servizi sanitari diritto o previlegio, per noi Š il primo.

La continua riduzione del finanziamento pubblico ha ?l?obiettivo evidente di affossare il modello di welfare che deriva dalla Costituzione a favore di un ruolo dominante del sistema assicurativo e delegando al mercato le risposte ai problemi socio assistenziali e anche sanitari?. ? da tempo che siamo preoccupati di cosa avviene intorno a noi, consapevoli di essere stati nel tempo anche noi protagonisti di scelte che ci hanno costretti a un percorso ed un confronto molto difficoltoso sul tema della salute anche in Toscana. Oggi per• mi rendo conto che Š necessario un passo avanti, sia nell?analisi di cosa sta avvenendo in Toscana e a livello nazionale, sia nella nostra capacit… di proposta. La segretaria generale dello Spi Cgil Toscana Daniela Cappelli ha aperto cos l’incontro di oggi a Firenze dedicato alla sanit… Il paziente Š sempre al centro? Universalismo fra passato e al futuro e al quale hanno partecipato anche Ivan Cavicchi (docente Universit… Tor Vergata), la segretaria generale della Cgil Toscana Dalida Angelini, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il segretario generale nazionale dello Spi Cgil Ivan Pedretti.Abbiamo un sistema che fin qui Š stato universalistico e solidale a prevalente gestione pubblica – ha detto Cappelli. La situazione di riferimento di oggi Š quella che conosciamo. Si Š ridotto nel tempo il finanziamento dello Stato non in ragione di una spesa fuori controllo, ma nell’intento di una ridefinizione dell’intervento pubblico. L?obiettivo evidente Š stato quello di affossare il modello di welfare che deriva dalla Costituzione a favore di un ruolo dominante del sistema assicurativo e delegando al mercato le risposte ai problemi socio assistenziali e anche sanitari. A questo si aggiunge il quasi totale azzeramento dei fondi per le politiche sociali.Italia: Oggi temo di essere davanti alla fine della sanit… pubblica: i ricchi si curano e i gruppi a basso reddito, cronici e anziani, rifiutati dalle assicurazioni private, rimangono all?interno di un sistema pubblico svuotato e pi— insicuro di quello attuale. La percentuale di spesa sanitaria pubblica sul PIL tra 20072015 Š aumentata solo in virt— del crollo del PIL negli anni della crisi , ma la spesa sanitaria pubblica pro capite a prezzi e a potere di acquisto costante Š calata al tasso annuo dell?1,3%, unico Paese tra i pi— popolosi di Europa, dove la spesa sanitaria pubblica procapite passa dall?87% della media UE del 2007 al 67% del 2015.Cos oggi, 11 milioni di persone hanno in varia misura rinunciato a qualche forma di cura. Abbiamo 34 miliardi di spesa privata nel 2015 dei quali circa 4,5 intermediati da Fondi Sanitari ( di varia natura) e 29, 4 come out of pocket a fronte di una spesa del servizio sanitario nazionale di 110 miliardi ( 113 quelli previsti per il 2017 che per• comprendono rinnovi contrattuali, nuovi lea, vaccini, farmaci innovativi e nuove assunzioni).Quanto al welfare aziendale, i processi sono gi… molto avanzati, nel senso del numero di Fondi nazionali e aziendali gi… costituiti o in corso di costituzione, di numero di aderenti: 360 fondi sanitari, e un numero di aderenti di pi— di oltre 7,4 milioni di iscritti (15% popolazione italiana) pi— 2 milioni di familiari. Solo il 16% dei fondi di categoria prevede (banche e assicurazioni) risposte anche per i pensionati. Senza tener conto del rinnovo del CCNL pubblico impiego. E i pensionati, come dicevo, sono largamente coinvolti dai fenomeni di difficolt… di accesso al servizio sanitario pubblico e al ?razionamento ? delle sue prestazioni.Come rispondere ai 18 milioni di pensionati? A chi non ha un contratto? Chi non ha una contrattazione aziendale (80% forza lavoro)? ? un tema che interroga la capacit… della nostra organizzazione di mantenersi soggetto confederale generale. Ricordandoci che con la Carta dei Diritti abbiamo deciso di voler rappresentare tutte le forme di lavoro (da quelle pi— fragili, flessibili, autonome) a cui non basta l?articolo 18, peraltro importante, ma serve anche migliorare la propria condizione materiale a partire dalla previdenza e assistenza sanitaria.Toscana: Quanto alla Toscana, ritengo che la delibera 239 del marzo scorso, oltre a non rispettare quanto previsto per le sperimentazioni regionali (passaggio dal Consiglio e confronto con le Organizzazioni sindacali) sia inaccettabile alla luce anche dell?accordo sottoscritto a gennaio 2016 e pericolosa, se la guardo in prospettiva di difesa del Servizio sanitario regionale. Nello specifico la delibera prevede la possibilit… di progetti di sperimentazione gestionale per l?integrazione delle competenze gestionali e professionali, e la collaborazione fra pubblico e privato, in particolare il privato no-profit. Si cita testualmente che ?Le aziende sanitarie, al fine di introdurre nell’organizzazione delle prestazioni elementi di innovazione, economicit… ed efficienza, possono, previa sperimentazione, attivare rapporti in forma societaria o convenzionale con soggetti privati? e le sperimentazioni gestionali riguardano: a) Creazione di partnership pubblico-private (con previsione di nascita di specifiche societ…) destinate allo svolgimento di compiti diretti di tutela della salute; b) Deroghe alla modalit… ordinaria di erogazione dei livelli essenziali di assistenza e de relativi finanziamenti.Ma potrei anche ricordare anche l?altra delibera, peraltro ancora bloccata, che prospettava un nuovo fondo regionale in nome di un mutualismo non discusso n‚ tantomeno condiviso diretto alla non autosufficienza (per quali prestazioni? quanto costa? a chi Š diretto?) anche questo operante attraverso il terzo settore. Una precisazione Š d?obbligo. Se dovessimo riassumere la politica attuale per interpretare alcune scelte che vediamo in Toscana, direi che potremmo sintetizzare con un: si sta facendo spazio al sistema multipilastro. Da una parte una politica di definanziamento del pubblico, dall?altro, cosa spesso sottovalutata, abbiamo la riforma del terzo settore che contiene una modifica paradigmatica: l?impresa sociale da no profit diventa profit. E diventa un profit pi— conveniente rispetto al resto. Davvero la Toscana vuole giocarsi questa carta?.Poi il cambiamento passa anche per il lavoro e se non cambiamo il lavoro in sanit… non cambia niente quindi sar… indispensabile fare accordi con funzione pubblica, con i professionisti, trovando nuovi modi di retribuzione, ma prevedere anche contropartite.La nuove mutue. Infine, per quanto riguarda il welfare integrativo. Su 1000 euro che spende l?impresa con la defiscalizzazione l?azienda risparmia circa il 50%. Il primo vantaggio delle mutue non va quindi al cittadino lavoratore, ma all?impresa. Ritengo lecito domandarmi se per incentivare l?economia sia lecito distruggere un sistema di welfare e la sanit… pubblica. Il vero punto sarebbe incentivare l?impresa a fare salute, destinando magari gli stessi incentivi ala tutela della salute dei lavoratori. In questo modo sviluppo il SSN, in caso contrario lo ammazzo.Pensiamo dunque che occorra fermarsi un attimo a pensare e chiedersi: l?accesso ai servizi sanitari Š un diritto fondamentale o un privilegio? Per noi Š il primo diritto fondamentale!Sanit…:Rossi,riprendere battaglia per quella universalisticaBisogna riproporre una prospettiva politica di difesa e rilancio del servizio sanitario nazionale, e riprendere la battaglia per una sanit… universalistica, uguale per tutti, sostenuta dalla fiscalit… generale. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi intervenendo oggi al convegno Il paziente Š sempre al centro? promosso a Firenze dallo Spi, il sindacato pensionati della Cgil. Secondo Rossi, spiega una nota, questa idea che si Š diffusa in questi anni per cui discutere con i sindacati Š tempo perso ha fatto tanta strada. Io diversamente da altri ritengo che il dialogo sociale sia fondamentale. E mi impegno sin da ora a rilanciarlo. Per il governatore serve un rilancio della sanit… pubblica e ha evidenziato come occorra una revisione dei ticket nazionali e regionali basata sulla progressivit…, in modo da garantire la parit… di accesso al servizio. E comunque – ha sottolineato – i ticket possono essere un contributo al sistema sanitario, ma la base deve essere garantita dalla fiscalit… generale. Quanto ai fondi per la sanit…, Rossi ha ricordato come la spesa sanitaria in Italia sia oggi sugli stessi livelli di sette anni fa: Dal 2011 la spesa sanitaria Š intorno a 113 miliardi – ha ricordato. Solo quest’anno si Š avuto qualche soldo in pi—. Veniamo da sette anni di spesa sanitaria ferma con annate nelle quali Š andata anche indietro. Bisogna spendere di pi— perch‚ questa situazione ha colpito la nostra sanit…. Il presidente della Toscana si Š poi detto preoccupato per il progetto di defiscalizzazione degli oneri fiscali per l’assistenza integrativa, perch‚ questa pu• diventare la porta con cui, facendo mancare le risorse al servizio sanitario nazionale, si costruisce una ‘gamba privata’ per l’assistenza sanitaria che finir… per scaricare le prestazioni pi— gravose sul pubblico relegandolo a strumento per il soddisfacimento dei livelli minimi di servizio per i pi— poveri, ha concluso.(ANSA).Sanit…: Spi Cgil,fare vertenza contro rischi privatizzazione Per segretario Pedretti, non creare disuguaglianze accessoÿAbbiamo bisogno di aprire una nuova vertenza sulla sanit…, perch‚ Š in atto da tempo il rischio di una sorta di privatizzazione sanitaria che non vogliamo, che crea disuguaglianze tra i cittadini. Specie gli anziani, che sono una parte considerevole del paese, e spesso quella pi— povera, rischiano di avere una riduzione significativa della tutela della loro salute. Lo ha detto il segretario generale nazionale dello Spi Cgil Ivan Pedretti, a margine di una iniziativa del sindacato a Firenze, intitolato Il paziente Š sempre al centro? Universalismo fra passato e al futuro. Questo non corrisponde alla Costituzione che riconosce quello alla salute come un diritto, al di l… del reddito e delle condizioni sociali che si hanno, ha aggiunto. (ANSA).Sanit…: Rossi, abolire gradualmente la libera professione Governatore Toscana, presenter• proposta legge per ParlamentoNon ho nulla contro i medici che fanno la libera professione. Certo, l’esperienza dei cittadini Š che a pagamento il servizio lo si ha in due giorni, o in una settimana al massimo. Quando, invece, lo si deve fare in regime pubblico ordinario a volte la risposta comporta una lista di attesa lunga, anche di mesi. Sono per superare, anzi, per abolire gradualmente la libera professione, perch‚ Š una picconata al servizio sanitario nazionale e a un’idea di una sanit… pubblica per tutti. Ci arriveremo. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, parlando con i giornalisti a margine di una iniziativa dello Spi Cgil a Firenze sulla sanit…. Io presenter• anche una proposta di legge da avanzare al Parlamento. Non c’Š Paese d’Europa che abbia un sistema come il nostro, ha aggiunto. Poi, ha detto ancora, sulla sanit… certo bisogna spendere di pi—. Noi siamo fermi al 2011. Nonostante l’ultimo governo abbia messo qualche soldo in pi—. Dal 2011 la spesa sanitaria Š intorno a 113 miliardi. Sette anni di spesa sanitaria ferma con annate nelle quali Š andata anche indietro. ?evidente che hanno colpito la nostra sanit…. Per Rossi bisogna cominciare a spendere di pi— su questa sanit…. Vedo con grande preoccupazione la decontribuzione che le aziende possono fare per una sorta di mutualit…, che in questo caso non sarebbe integrativa perch‚ se la decontribuzione avviene sui servizi essenziali si rischia di creare due gambe che demoliscono il servizio sanitario universalistico, ha concluso. (ANSA).

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