(Articolo del segretario Claudio Bicchielli) – Si svolto oggi a Roma al Centro Frentani il Convegno Fuel poverty: definizione, dimensioni e proposte di policy per l’Italia organizzato oltre cheÿdallo Spi-Cgil anche dalla FederConsumatori e dall’Associazione BrunoÿTrentin.ÿNell’ambito del convegno il professor Giuseppe Tagliavini e la Dottoressa Serena Rugiero hanno presentato un ricerca in cui si evidenziato che in Italia cresce la popolazione esposta al rischio povert che nel 2012 raggiungeva il 30% della popolazione.ÿOrmai da anni si affacciata una nuova forma di povert la Fuel poverty o precariet energetica che riguarda tutte le famiglie che spendono pi del 10% del proprio reddito poter poter usufruire dell’energia necessaria.ÿNel 2013 in Italia le famiglie che hanno vista sospesa l’erogazione di energia sono state 1 milione e 762 mila per l’energia elettrica e 360.000 per il gas, in quanto morose: un problema quindi molto forte in una fase di continuo impoverimento del nostro paese.ÿNel 2009 l’introduzione del bonus elettrico e il principale strumento per contrastare questo fenomeno; i potenziali beneficiari solo oltre 3 milioni ma ne usufruiscono solo poco pi di 1 milione di famiglie.ÿEcco quindi il caso di una buona norma che per non utilizzata per una serie di motivazioni. Ivan Pedretti, segretario nazionale dello Spi Cgil, ha sottolineato che il bonus per essere efficace deve essere sviluppato e che in questo senso il ruolo dello Spi pu essere importante sopratutto quando andiamo a preparare le piattaforme con i Comuni per la contrattazione.ÿIn questa direzione va anche la proposta dello Spi Cgil di un Vademecum dei diritti in cui siano segnalate tutte le possibilit d’accesso ai servizi per i cittadini e il bonus energia deve trovare un posto di rilievo; il convegno, ha concluso Pedretti, ha dimostrato ancora una volta l’urgente necessit per l’Italia di dotarsi di un Piano contro la Povert che totalmente scomparso dall’Agenda del Governo Renzi ma che come Spi Cgil riproporremo se non altro per essere in linea con tanti altri paesi europei.ÿ
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