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Home›News Toscana Lavoro›news›Spesa pi— cara dal 1ø gennaio. A pagamento anche le buste biodegradabili per frutta e verdura

Spesa pi— cara dal 1ø gennaio. A pagamento anche le buste biodegradabili per frutta e verdura

By webprato
Dicembre 28, 2017
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Saranno a pagamento, proprio come le buste biodegradabili chieste alla cassa per portare a casa la spesa. Dal primo gennaio anche i sacchetti utilizzati per imbustare frutta e verdura, carne, pesce, affettati, ma anche prodotti di panetteria, dovranno essere pagati. Considerando che usare lo stesso shopper non sar… possibile, avendo i prodotti prezzi diversi, bisogner… aggiungere all’importo di ogni alimento acquistato il costo, seppure di pochi centesimi, di tutti i singoli sacchetti utilizzati. Una spesa in pi— alle casse di supermercati e negozi che, a conti fatti, rischia di avere un peso non indifferente sul budget delle famiglie.QUANTO COSTERANNO – Ciascun sacchetto, che dovr… essere biodegradabile e compostabile, secondo i primi rumors, dovrebbe costare da 2 centesimi fino a un massimo di 10, ossia quanto costa la shopper per la spesa che viene venduta alla cassa.COSA PREVEDE LA NORMA – Le nuove norme sugli shopper, contenute nella legge di conversione del decreto legge Mezzogiorno che ha avuto il via libera lo scorso agosto, prevedono che anche i sacchetti leggeri e ultraleggeri, ovvero con spessore della singola parete inferiore a 15 micron, siano biodegradabili e compostabili, con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile di almeno il 40%, e che siano distribuiti esclusivamente a pagamento. Si punta cos a reprimere pratiche illegali tanto dannose per l?ambiente come quella dell’uso, per eludere la legge sugli shopper, di diciture quali ‘sacchetti a uso interno’.MULTE SALATE – Per chi contravviene la legge sono previste pesanti multe. Un sacchetto utilizzato nei reparti gastronomia, macelleria, ortofrutta, etc., che con diciture o in altro modo tentasse di porsi al di fuori della normativa, rappresenter… un?elusione di legge per la quale scatteranno sanzioni da 2.500 euro fino a 100.000 euro se la violazione del divieto riguarda ingenti quantitativi di borse di plastica oppure se il valore delle buste fuori legge Š superiore al 10% del fatturato del trasgressore.COSA NE PENSANO GLI ITALIANI – Quasi 6 italiani su 10 (il 58%) si dichiarano favorevoli all’introduzione dei sacchetti in materiale biodegradabile e compostabile. Per quanto riguarda il pagamento di tali shopper, il 71% ipotizza un esborso economico mentre circa un intervistato su tre (29%) si dichiara assolutamente contrario.In ogni caso, il 59% valuta il costo di 2 cent per sacchetto del tutto accettabile; mentre una minoranza (13%) si dichiara in disaccordo. I dati emergono dal rapporto di ricerca integrato ‘I sacchetti biodegradabili per il reparto ortofrutta’ realizzato da Ipsos Public Affairs e presentato oggi all’Universit… di Scienze Gastronomiche di Pollenzo da Nando Pagnoncelli e Luisa Vassanelli. Il rapporto Š uno studio integrato composto da una ricerca qualitativa e una ricerca quantitativa, con 1.000 interviste Cawi (Computer-Assisted Web Interview) su un campione rappresentativo della popolazione italiana dai 18 ai 65 anni.Commercio: Unicoop Firenze, sacchetti bio a 1 cent dal 2018 A pagamento anche per prodotti sfusi ortofruttaDal primo gennaio 2018 in tutti i punti vendita Unicoop Firenze i sacchetti bio per i prodotti sfusi dell’ortofrutta, i prodotti serviti al banco carne e al banco pesce, e per le richieste di soci e clienti in cassa costeranno 1 centesimo. La novit…, afferma la cooperativa di consumo in una nota, Š imposta dalla normativa nazionale, nella parte che impone che, cos come gli shopper per asporto merci, le nuove buste ultraleggere biodegradabili non potranno essere distribuite gratis. Per quanto riguarda l’altra parte della normativa – si legge – quella che determina che anche i sacchi leggeri e ultraleggeri utilizzati per il trasporto di merci e prodotti di gastronomia, macelleria, pescheria, ortofrutta e panetteria debbano essere biodegradabili e compostabili, con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile di almeno il 40%, la Cooperativa ha anticipato le disposizioni di legge. Gi… da maggio 2017, infatti, Unicoop Firenze aveva provveduto alla completa eliminazione delle buste tradizionali e all’introduzione del Mater Bi di ultima generazione anche nei reparti sfusi.(ANSA).

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