Spesa pi cara dal 1ø gennaio. A pagamento anche le buste biodegradabili per frutta e verdura
Saranno a pagamento, proprio come le buste biodegradabili chieste alla cassa per portare a casa la spesa. Dal primo gennaio anche i sacchetti utilizzati per imbustare frutta e verdura, carne, pesce, affettati, ma anche prodotti di panetteria, dovranno essere pagati. Considerando che usare lo stesso shopper non sar possibile, avendo i prodotti prezzi diversi, bisogner aggiungere all’importo di ogni alimento acquistato il costo, seppure di pochi centesimi, di tutti i singoli sacchetti utilizzati. Una spesa in pi alle casse di supermercati e negozi che, a conti fatti, rischia di avere un peso non indifferente sul budget delle famiglie.QUANTO COSTERANNO – Ciascun sacchetto, che dovr essere biodegradabile e compostabile, secondo i primi rumors, dovrebbe costare da 2 centesimi fino a un massimo di 10, ossia quanto costa la shopper per la spesa che viene venduta alla cassa.COSA PREVEDE LA NORMA – Le nuove norme sugli shopper, contenute nella legge di conversione del decreto legge Mezzogiorno che ha avuto il via libera lo scorso agosto, prevedono che anche i sacchetti leggeri e ultraleggeri, ovvero con spessore della singola parete inferiore a 15 micron, siano biodegradabili e compostabili, con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile di almeno il 40%, e che siano distribuiti esclusivamente a pagamento. Si punta cos a reprimere pratiche illegali tanto dannose per l?ambiente come quella dell’uso, per eludere la legge sugli shopper, di diciture quali ‘sacchetti a uso interno’.MULTE SALATE – Per chi contravviene la legge sono previste pesanti multe. Un sacchetto utilizzato nei reparti gastronomia, macelleria, ortofrutta, etc., che con diciture o in altro modo tentasse di porsi al di fuori della normativa, rappresenter un?elusione di legge per la quale scatteranno sanzioni da 2.500 euro fino a 100.000 euro se la violazione del divieto riguarda ingenti quantitativi di borse di plastica oppure se il valore delle buste fuori legge superiore al 10% del fatturato del trasgressore.COSA NE PENSANO GLI ITALIANI – Quasi 6 italiani su 10 (il 58%) si dichiarano favorevoli all’introduzione dei sacchetti in materiale biodegradabile e compostabile. Per quanto riguarda il pagamento di tali shopper, il 71% ipotizza un esborso economico mentre circa un intervistato su tre (29%) si dichiara assolutamente contrario.In ogni caso, il 59% valuta il costo di 2 cent per sacchetto del tutto accettabile; mentre una minoranza (13%) si dichiara in disaccordo. I dati emergono dal rapporto di ricerca integrato ‘I sacchetti biodegradabili per il reparto ortofrutta’ realizzato da Ipsos Public Affairs e presentato oggi all’Universit di Scienze Gastronomiche di Pollenzo da Nando Pagnoncelli e Luisa Vassanelli. Il rapporto uno studio integrato composto da una ricerca qualitativa e una ricerca quantitativa, con 1.000 interviste Cawi (Computer-Assisted Web Interview) su un campione rappresentativo della popolazione italiana dai 18 ai 65 anni.Commercio: Unicoop Firenze, sacchetti bio a 1 cent dal 2018 A pagamento anche per prodotti sfusi ortofruttaDal primo gennaio 2018 in tutti i punti vendita Unicoop Firenze i sacchetti bio per i prodotti sfusi dell’ortofrutta, i prodotti serviti al banco carne e al banco pesce, e per le richieste di soci e clienti in cassa costeranno 1 centesimo. La novit , afferma la cooperativa di consumo in una nota, imposta dalla normativa nazionale, nella parte che impone che, cos come gli shopper per asporto merci, le nuove buste ultraleggere biodegradabili non potranno essere distribuite gratis. Per quanto riguarda l’altra parte della normativa – si legge – quella che determina che anche i sacchi leggeri e ultraleggeri utilizzati per il trasporto di merci e prodotti di gastronomia, macelleria, pescheria, ortofrutta e panetteria debbano essere biodegradabili e compostabili, con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile di almeno il 40%, la Cooperativa ha anticipato le disposizioni di legge. Gi da maggio 2017, infatti, Unicoop Firenze aveva provveduto alla completa eliminazione delle buste tradizionali e all’introduzione del Mater Bi di ultima generazione anche nei reparti sfusi.(ANSA).