Licenziata – a larga maggioranza, astenuto solo Jacopo Alberti della Lega -, in commissione sanit del Consiglio regionale la proposta di legge che disciplina i rapporti tra le cooperative sociali e gli enti pubblici che operano in ambito regionale. Innovazione unica nel panorama nazionale, il commento del presidente Stefano Scaramelli (Pd). Questa legge – ha spiegato – importante, dimostra il senso del nostro impegno per l’inserimento lavorativo delle persone con difficolt , offrendo loro opportunit di lavoro concrete attraverso il coinvolgimento delle cooperative sociali, da parte delle amministrazioni locali; nei percorsi di co-progettazione e co-programmazione, diamo risposte serie in tema di occupazione, di dignit e di vera integrazione sociale. Per Scaramelli questa legge, che andr al voto dell’aula nella prossima seduta, un monito importante per il sistema sanitario e sociale della Regione Toscana e per le Asl, reso ancora pi cogente dal lavoro della nostra commissione che, dopo la fase di ascolto e quindi il confronto tra i vari gruppi politici, ha emendato l’atto della Giunta in vista di misure sempre pi efficaci per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. La proposta di legge si articola in cinque capi: le disposizioni generali, l’albo regionale delle cooperative sociali, le modalit di erogazione dei servizi da parte delle cooperative sociali, la Consulta regionale sulla cooperazione, e infine le norme di prima applicazione in materia di affidamenti contrattuali.(ANSA).
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