Sono circa mille, secondo gli ultimi dati forniti dalla Societ italiana di psichiatria, i detenuti-pazienti nei sei Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Opg) attivi in Italia, la cui chiusura slittata di un anno ed stata fissata all’aprile 2015 dal decreto legge approvato oggi dal Consiglio dei ministri. La proroga per legata ad un monitoraggio del percorso – che scatter dopo i primi 6 mesi – prevedendo ipotesi di incisivi poteri sostitutivi delle regioni nel caso di ennesimi ritardi. Il decreto legge del Consiglio dei ministri stato un passo obbligato alla luce del ritardo in cui non poche regioni italiane si trovano rispetto ai piani di riconversione, ha sottolineato il ministro della Giustizia Andrea Orlando, in missione in Marocco. A differenza di precedenti iniziative legislative in materia – ha rilevato – questa volta siamo per in presenza di una sostanziale novit che disegna e traguarda il cammino verso un obiettivo di civilt a cui tutti dobbiamo guardare per arrivare ad un effettivo e definitivo superamento degli Opg. Ho ritenuto infatti necessario e doveroso che la proroga sia legata a un puntuale monitoraggio del percorso. Il decreto prevede, inoltre, che il governo potr nominare un commissario ad acta nei casi di Regioni inadempienti rispetto al termine ultimo di chiusura degli Opg. Le strutture in chiusura sono gli Opg di Castiglione delle Stiviere (Lombardia), quello di Reggio Emilia (Emilia Romagna), l’Opg di Montelupo Fiorentino (Toscana), quello di Secondigliano e quello di Aversa (Campania), l’Opg di Barcellona Pozzo di Gotto (Sicilia). La proposta legislativa, si legge nel comunicato della Presidenza del Consiglio, prevede la proroga di un anno della chiusura degli OPG oggi prevista per il primo aprile 2014 poich tale termine non risulta congruo per completare definitivamente il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, soprattutto in ragione della complessit della procedura per la realizzazione delle strutture destinate ad accogliere le persone cui sono applicate le misure di sicurezza. A fronte della proroga, fermo l’obbligo di dimettere senza indugio dagli OPG e prendere in carico nei Dipartimenti di salute mentale sul territorio le persone che hanno cessato di essere socialmente pericolose, viene, altres, previsto il dovere del giudice di verificare se in luogo del ricovero in un ospedale psichiatrico giudiziario pu essere adottata nei confronti dell’infermo di mente una diversa misura di sicurezza, prevista dalla legge, idonea ad assicurargli cure adeguate ed a far fronte alla sua pericolosit sociale. E’ inoltre previsto che entro l’ultimo giorno del semestre successivo alla data di entrata in vigore del decreto le regioni debbano comunicare lo stato di avanzamento dei lavori di realizzazione e riconversione delle strutture destinate all’accoglienza dei soggetti oggi internati negli OPG, nonch di tutte le iniziative assunte per garantire il completamento del processo di superamento degli OPG. Se una o pi Regioni non fossero in grado di rispettare il termine ultimo di chiusura degli OPG, il Governo provveder dunque ad esercitare il potere sostitutivo, nominando un commissario ad acta che provveder a concludere i lavori di realizzazione e riconversione delle strutture. (ANSA)
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