Sono 46 gli addetti a Pisa, 15 dei quali in cassa integrazione da un anno e mezzo, con esuberi dichiarati di 6 unit . I sindacati propongono contratti di solidariet e invitano le istituzioni, che hanno sostenuto sino ad oggi la lotta dei lavoratori, a farsi portatrici delle istanze sindacali che mirano ad evitare un depauperamento del tessuto produttivo delle loro citt e un evitabile impoverimento di centinaia di famiglie.Consumati tutti i 45 giorni previsti dalla legge per trovare un accordo e dopo ben 4 incontri di trattiva serrata restano nettamente distanti le posizioni con i sindacati e il numero degli esuberi rimasto invariato rispetto a quello previsto dalla procedura di lecenziamento collettivo.La proposta aziendale finale in caso di accordo tra le parti, prevederebbe i seguenti punti:? Costruzione della Digital Factory su Torino con il reintegro di 70 rispetto alle 400 posizioni dichiarate esubero? Mantenimento di un presidio a Torino con circa 90 persone nelle funzioni di amministrazione, credito e nelle attivit legate alla gestione degli elenchi telefonici;? Trasferimento da Torino ad Assago di circa 90? Richiesta di Cassa Integrazione per 18 mesi per almeno 400 persone;? Percorsi formativi rivolte al tutte le persone in CIGS? Incentivi all?esodoE? del tutto evidente la abissale distanza delle posizioni specie in relazione al mancato approfondimento delle proposte che il sindacato ha illustrato all?azienda, anche in sede ministeriale, ancor prima della paventata apertura della procedura di licenziamento collettivo.In particolare continuano a mancare risposte in merito alla possibilit di reintegro delle 152 persone che operano nelle sedi nazionali diverse da Torino e tra queste anche Pisa, dipendenti ai quali, in caso di reintegro, non rimarrebbe che l?improbabile trasferimento. Sono 46 gli addetti a Pisa, 15 dei quali in cassa integrazione da un anno e mezzo, con esuberi dichiarati di 6 unit .Ribadiamo inoltre il concetto pi volte espresso riferito all?utilizzo del contratto di solidariet , con la salvaguardia e la tutela dell?organizzazione del lavoro e del perimetro occupazionale, ed invitiamo pertanto l?azienda a non fossilizzarsi su posizioni preconcettuali che possono essere superate nell?interesse di tutti con una costruttiva discussione.Fermi nella posizione aperta al dialogo che si sostanzia in richieste strutturate e non fantasiose, le organizzaioni sindacali proseguiranno in tutte le sedi a chiedere che si eviti di mettere sul lastrico centinaia di lavoratrici e lavoratori, tutte e tutti disponibili come hanno dimostrato in questi mesi a proseguire nei percorsi di riqualificazione l dove necessaria.Invitiamo tutte le istituzioni, che hanno sostenuto sino ad oggi la lotta dei lavoratori, a farsi portatrici delle istanze sindacali che mirano ad evitare un depauperamento del tessuto produttivo delle loro citt e un evitabile impoverimento di centinaia di famiglie.Non sostenibile il principio che le aziende che hanno ottimi andamenti produttivi e di mercato licenzino lavoratrici e lavoratori che quei risultati hanno contribuito ad ottenere, soprattutto per quelle realt , come Pisa, che sono da sempre all?avanguardia in ambito digitale;tutto ci mentre gli azionisti si spartiscono utili milionari e vengono premiati i manager.SEGRETERIE TERRITORIALISLC CGIL FISTel CISL UILCOM UIL
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