Sirti, sindacati: non si ferma lo stato di agitazione

I sindacati di categoria Fim, Fiom, Uilm, in merito alla vertenza Sirti,  confermano lo stato di agitazione dopo il mancato accordo sull’esame congiunto per le prestazioni essenziali, tenutosi in data odierna.
“A fronte della situazione creatasi in Sirti – sottolineano in una nota congiunta i sindacati metalmeccanici – con l’intervento delle istituzioni preposte al controllo sul corretto utilizzo degli ammortizzatori sociali, dovuta ad una indisponibilità aziendale, anche se più volte sollecitata dalle segreterie nazionali e dal coordinamento tutto, a confrontarsi proprio sul corretto utilizzo degli ammortizzatori sociali da monitorare con le Rsu, hanno dovuto, ancora una volta, nell’incontro odierno, prendere atto della completa indisponibilità dell’azienda alla tutela del salario delle lavoratrice e dei lavoratori impattati.”
“Le scriventi organizzazioni, ancora una volta e con senso di responsabilità, – proseguono – hanno chiesto la disponibilità, accantonato il tema del corretto utilizzo degli ammortizzatori sociali, che è al vaglio degli organi preposti, la disponibilità a riprendere la discussione con Sirti sul nuovo piano sociale e sull’integrativo disdettato dall’azienda, anche qui le scriventi hanno registrato completa chiusura da parte dell’azienda, rappresentata nell’incontro odierno dai responsabili delle relazioni industriali.”
“Per tutte queste ragioni Fim, Fiom, Uilm e il Coordinamento nazionale tutto, confermano lo stato di agitazione proclamato nel mese di luglio, esperendo il passaggio conclusivo di adire la Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi essenziali, dopo il mancato accordo sull’esame congiunto per le prestazioni essenziali, tenutosi nella giornata di ieri”
Pulsante per tornare all'inizio