Sinistra Italiana: Depositato in Senato il ddl 2850 sulla Salute Mentale: ‘Oltre la chiusura degli Opg’

Depositato in Senato il ddl che vuole rilanciare i principi e le tutele pensate dalla legge 180.Il prossimo anno Š il quarantesimo compleanno della Legge Basaglia, legge che fa dell’Italia il paese all’avanguardia nella normativa non solo europea sul tema della salute mentale. ?Tale primato non Š stato altrettanto mantenuto per quanto riguarda il livello di garanzia del servizio sul territorio ? ha dichiarato la Senatrice di Sinistra Italiana Alessia Petraglia, questa mattina, in occasione della presentazione al Senato del Disegno di Legge 2580 ? Per questo abbiamo firmato il ddl promosso da Nerina Dirindin costruito in seno alle associazioni e agli operatori della salute mentale. Si sono chiusi gli Opg, ultimo passo per l’applicazione della l.180, ma va strutturato il servizio di salute mentale a livello territoriale. In questi anni sono mancati tempi e luoghi dove programmare gli indirizzi strategici, sono state erose le risorse, non solo economiche ma anche umane, rivolte ai servizi, le famiglie sono state lasciate sole. Con la presentazione del ddl 2850, Disposizioni in materia di tutela della salute mentale volte all’attuazione e allo sviluppo dei princpi di cui alla legge 13 maggio 1978, n. 180, vogliamo sostenere la rinascita di un movimento prima che politico sociale di attenzione alla tutela dei diritti umani delle persone con problemi di salute mentale. Primo step la creazione di un piano strategico nazionale sul tema: riduzione dello stigma, contrasto alle discriminazioni e di tutte le violazioni dei diritti umani a fianco di un quadro di contestualizzazione nazionale dove valorizzare il ruolo degli operatori del settore, delle famiglie e delle loro rappresentanze associative per avere dei servizi che realmente siano coordinati con il territorio e le sue amministrazioni. Crediamo che questa proposta sia un passo importante per l’affermazione del diritto alla salute mentale come previsto dall’art 32 della nostra Costituzione? – ha concluso la Senatrice Petraglia

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