Sindacati, primo incontro utile. Ripartire dal rinnovo dei contratti

“Ci sono notizie positive, ma ci sono temi su cui restano delle difficoltà”. Lo ha affermato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell’incontro tra sindacati e Confindustria.
“Ci aspettiamo che si apra una fase di rinnovo dei contratti nazionali – ha detto – ribadiamo che su questo tema abbiamo avanzato una richiesta al Governo che sia possibile sperimentare una tassazione migliore per l’aumento dei contratti nazionali”.
Per Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl, “è stato il primo incontro dopo le elezioni del presidente Bonomi. E’ stato utile e spero sia il primo di tanti altri. Questa deve essere la stagione dei rinnovi contrattuali”.
Furlan ha ricordato che sono oltre 10 milioni i lavoratori che aspettano il rinnovo del contratto di lavoro.
Anche per Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, il rinnovo dei contratti rimane il primo punto da affrontare. “Se non partiamo dal rinnovo dei contratti, non possiamo fare passi avanti: è un elemento discriminante”, ha spiegato Bombardieri.
“Nessuno disconosce il Patto per la Fabbrica – ha proseguito Bombardieri – che resta un punto di riferimento, ma è bene ricordare che i contratti li sottoscrivono le categorie. Che cosa intendeva il presidente Bonomi quando ha proposto una rivoluzione nei contratti? La storia insegna che quando la rivoluzione la fanno i potenti, si chiama dittatura. La rivoluzione in questo Paese la si fa ridando potere d’acquisto ai lavoratori e rinnovando i contratti. Se questo non avvenisse, la rivoluzione la faremo andando in tutti i luoghi di lavoro a spiegare quello che succede Così come vorremmo parlare di innovazione, ricerca, produttività, ma fino a quando non si sottoscrivono i contratti, è difficile procedere su questi temi”.
“Peraltro, quando facciamo le assemblee nelle fabbriche – ha sottolineato Bombardieri – sento che i lavoratori parlano della ‘mia azienda’: le aziende, dunque, non sono dei ‘padroni’, ma dei lavoratori, che per farle vivere ci mettono sudore, sangue e, drammaticamente, a volte, anche la loro stessa vita”.
Ecco perché secondo il numero uno della Uil “i contratti devono essere rinnovati. C’è una notizia positiva. La mobilitazione dei lavoratori e la determinazione del sindacato ha prodotto un primo risultato: il presidente Bonomi ha dichiarato che si impegnerà per far chiudere il contratto della sanità privata. Resta, però, quello del settore alimentare, firmato solo da alcune associazioni datoriali, e tutti gli altri scaduti o in scadenza”.
“Speriamo che questi ostacoli vengano superati – ha concluso Bombardieri – per proseguire il complessivo confronto interconfederale e per sottoscrivere tutti i contratti”.

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