Sindacati pensionati non vanno obbligati a stare in casa, servono servizi domiciliari efficienti

Gli anziani non vanno obbligati a stare a casa ma servono servizi domiciliari efficienti perché non siano obbligati ad uscire
“Non isoliamo le persone anziane, né a casa loro né nelle Rsa e nelle case di riposo. Gli anziani sono cittadini come tutti gli altri e hanno doveri, ma anche diritti, e non possono essere soggetti a misure di isolamento anagrafico forzato. Occorre tutelarli sì, ma in una condizione di conforto e sostegno quotidiano, dato dall’amore e dalla vicinanza dei loro cari. Occorre tutelarli anche con il potenziamento del Servizio sanitario nazionale, con una maggiore integrazione sociosanitaria e il rafforzamento della medicina di prossimità”. È quanto dichiarano unitariamente i segretari generali dei sindacati dei pensionati della Toscana, Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil, rispettivamente Alessio Gramolati, Stefano Nuti e Mario Catalini, in risposta alle ipotesi di misure di prevenzione al rischio di contagio da Covid-19 paventate da più parti, che vorrebbero rinchiudere le persone anziane in una sorta di “lockdown generazionale”.
“Le persone anziane sono, non solo la storia di questo Paese, ma anche la sua contemporaneità, rappresentata dall’aiuto che riescono a dare alle nostre famiglie ogni volta che fanno compagnia ai nostri figli e ai nipoti, o quando le sostengono di fronte alle necessità, anche economiche, derivanti da una crisi che in questi anni attanaglia il nostro Paese. Ora l’emergenza Coronavirus ci pone dinanzi all’ennesima prova – affermano i sindacati dei pensionati – prova che il Paese deve dimostrare di saper affrontare e superare non rinchiudendo gli anziani in una sorta di prigione, lontano dai propri affetti, ma difendendoli dal pericolo al quale sono esposti, attraverso misure atte a fornire l’assistenza di cui hanno bisogno senza, però, negare loro tutta la vicinanza e l’affetto che meritano, considerato il fatto che l’isolamento totale li danneggerebbe fortemente e li porrebbe di fronte al pericolo non solo di un disagio psichico ma anche a quello di potersi ammalare di altre patologie, senza possibilità di ricevere le cure adeguate.”
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Covid:allarme S.Egidio,decessi anziani anche per isolamento  Urgenti linee guida per visite, ripensare assistenza domiciliare
La comunità di Sant’Egidio si dice “fortemente preoccupata” per la situazione degli anziani soli nel nostro Paese, “gravemente deteriorata” a causa del Covid: “troppo poco è stato fatto da marzo fino a questa seconda ondata, noi dobbiamo constatare anche decessi di anziani dovuti alla patologia dell’abbandono”, ha denunciato il presidente Marco Impagliazzo in una conferenza stampa. La Comunità di Sant’Egidio, oltre a prospettare soluzioni come i progetti di co-housing, chiede con urgenza linee guida chiare “come fatto per le scuole” per le visite agli anziani e un ripensamento dell’assistenza domiciliare integrata. (ANSA).

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