Sindacati denunciano arretramento Poste in Toscana. Sciopero straordinari dal 159 al 710

Declassamento del Cmp di Sesto Fiorentino, chiusura degli uffici, riduzioni di personale: Cgil, Cisl e Uil di categoria denunciano l’arretramento di Poste in Toscana e annunciano lo sciopero degli straordinari dal 15 settembre al 7 ottobre?Denunciamo l’arretramento di Poste Italiane in Toscana, regione da tempo oggetto di pesanti interventi?: Marco Del Cimmuto (Slc Cgil Toscana), Vito Romaniello (Slp Cisl Toscana) e Renzo Nardi (Uil Poste Toscana) hanno lanciato l’allarme oggi in conferenza stampa presso la sede di Cgil Toscana, annunciando uno sciopero degli straordinari per i lavoratori toscani dal 15 settembre al 7 ottobre. E segnalando le criticit…: le chiusure degli uffici, il declassamento del Cmp di Sesto Fiorentino, le riduzioni di personale (in Toscana -350 dipendenti dal 2012 al 2014 frutto di esodi, licenziamenti, pensionamenti). Senza dimenticare che a ottobre, per decisione dell’azienda, i portalettere si vedranno meno in giro: lavoreranno ?a giorni alterni?, un giorno s e uno no, dappertutto eccetto che nel territorio della Citt… metropolitana di Firenze.L’arretramento di Poste Italiane avviene nonostante che, hanno ricordato i sindacati, l’azienda sia la pi— grande a Rete di servizi con 135mila addetti, di cui oltre 10mila toscani: la semestrale presentata il 31 luglio scorso che ha segnato un utile netto di 435 milioni di euro.LA CHIUSURA DEGLI UFFICIIn Toscana attualmente sono presenti 998 uffici postali con 3.637 sportellisti addetti, di cui 537 part time. Per effetto del Piano 20132014, parzialmente sospeso e poi riattivato dopo la recente tornata elettorale, in Toscana sono previste 37 razionalizzazioni (uffici aperti solo 2 o 3 giorni settimanali) e 59 chiusure definitive, per poi seguire con l’ulteriore piano 2015 rispetto al quale circolano ?rumors? su possibili ulteriori 400 chiusure di uffici a livello nazionale per il 2015 e conseguenti ulteriori riflessi in Toscana. ?Con la sospensiva del Tar ci auguriamo che si apra un riflessione, sia per l’occupazione che per i servizi ai cittadini: Š quello che ha chiesto la mobilitazione delle ultime settimane?, hanno detto i sindacalisti.IL CASO DEL CMP DI SESTO FIORENTINO650 persone occupate (full time+part time) cui si aggiunge un cospicuo indotto occupazionale (pulizie,manutenzione, mensa, vigilanza, accollatari, trasporti, ecc.) pari a circa 200 addetti per un totale di oltre 850 lavoratori: con questi numeri il Cmp (Centro Meccanizzazione Poste) di Sesto Fiorentino Š il pi— grosso sito industriale postale della Toscana. Il Piano industriale dell’azienda prevede una riduzione del numero dei Cmp presenti, che passerebbero dagli attuali 16 a 10 con il Cmp di Sesto che, in virt— di tale scelta, verrebbe declassato di due posizioni trasformandolo in semplice Cp (come Pisa, a suo tempo gi… declassata, che attualmente impiega 135 addetti) entro il 2017, con un evidente esubero di personale stimabile in oltre 320 addetti in meno, cui si aggiungerebbe un conseguente pesante taglio dell’occupazione dell’indotto, con un saldo occupazionale complessivo che non Š difficile immaginare in circa 450 posti di lavoro in meno. Con questo scenario, molti prodotti verrebbero smistati al centro di Bologna. ?Uno scenario che segnerebbe un futuro di ulteriore progressivo declino e marginalizzazione del sito di Sesto. Riteniamo ci siano tutte le condizioni, da quelle infrastrutturali e logistiche a quelle professionali, per sovvertire questo scenario di ulteriore quanto inaccettabile depauperamento produttivo ed occupazionale della nostra regione – hanno spiegato Del Cimmuto, Romaniello e Nardi -. Una alternativa da perseguire non aprendo una sbagliata quanto inutile disputa territoriale (Firenze s, Bologna no) quanto invece rivendicando un ruolo cardine del sito di Sesto Fiorentino nel piano industriale di Poste Italiane, anche riorientandone l’attivit… (per esempio attivit… di customer service per i call center – Poste Italiane spende milioni di euro per servizi appaltati all’esterno – ,pacchi lavorazione e stoccaggio, giornali, notificazione degli atti, commercio elettronico), tale da dare allo stesso un futuro credibile al servizio della nostra Regione e del nostro Paese. Per tutti questi motivi facciamo un appello a Comune, Citt… Metropolitana e Regione ad interessarsi di questa questione?.L’ELENCO DEGLI INTERVENTI SUBITI DALLA TOSCANALa nostra Regione Š gi… stata colpita dagli interventi di Poste Italiane. Eccone una lista:chiusura nel 2010 di Docugest (azienda di ex propriet… Postel con 12 dipendentichiusura il 31.10.2013 dell’unit… produttiva Docutel di Colle Val d’Elsa con la conseguente perdita di 32 posti di lavoro e che ha determinato non pochi problemi da noi peraltro da tempo denunciati , in primis quello di spostare clienti su altri Cmp in fase di spedizione (Padova, Roma, Torino)chiusura a fine 2013 del Cmp di Pisa (declassandolo in centro primario) che dal punto di vista occupazionale ha significato la perdita di ? 103 unit… nella provincia di Pisa (238 unit… inizialmente applicate a fronte di 135 tra ricollocazioni , esodi ,svincoli , nuovi lavori Call Center e Equitalia (commessa)Nel 2010 taglio delle zone di recapito, per effetto del quale in Toscana siamo passati da 2500 zone di recapito universali e di Mercato a 2.225 zone , tagliando di fatto -275 zone cui ha corrisposto il taglio di 225 portalettere. Se poi consideriamo l’insieme dei tagli al recapito operati dal 2006 si arriva ad un taglio di circa 550 zone di recapito in Toscana con il taglio di oltre 600 portalettereil progetto aziendale di riorganizzazione aziendale a fronte del denunciato calo di volumi di corrispondenza prevede gi… nel 2015 un taglio di -37 portalettere e di -4 addetti addetti alle lavorazioni interne.

Pulsante per tornare all'inizio