Il 20 maggio lÕanniversario dello Statuto dei Lavoratori. A 50 anni dalla nascita di uno dei pi grandi pilastri mondiali dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori ci vediamo costretti a non poterlo celebrare con le tante iniziative che avevamo in mente e che giustamente meriterebbe questo grande traguardo, frutto di grandi lotte e strumento di conquiste, resistenza e solidariet del mondo del lavoro.Ora pi che mai, con questa crisi economica e pandemica, abbiamo avuto lÕennesima prova evidente che il lavoro, purtroppo sempre pi frammentato, disunito, attaccato e falcidiato, invece un pilastro imprescindibile della vita del nostro Paese e deve ritornare ad essere orgoglio e dignit per tutti i lavoratori e lavoratrici, che con le loro braccia, il loro coraggio e il loro sacrificio, la loro forza, le loro intelligenze e competenze faranno ancora una volta risorgere l’Italia.E’ a loro che in questo giorno va il mio incoraggiamento e la mia esortazione ad essere uniti nel sindacato, come lo furono i nostri nonni e i nostri padri, perch solo con l’unit e la solidariet si avanza nei diritti e nelle tutele per tutti.Proprio di questa battaglia si fatta carico la CGIL con la proposta di legge di iniziativa popolare La carta dei diritti universali del lavoro” che ha raccolto oltre 1 milione e mezzo di firme, un Nuovo Statuto dei lavoratori che ha come obbiettivo l’estensione dei diritti a tutte le forme esistenti di rapporto di lavoro, comprendendole dentro il perimetro di un contratto collettivo nazionale dove nessuno possa sentirsi escluso.Fabio Seggiani, Segretario Generale CGIL SienaÊ”
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