Accusa ai vertici dell’azienda – Clima di tensione e paura -Vanno avanti le indagini sulle auto incendiate -ÿSIENA – Il clima che viene a crearsi certamente di tensione e paura. Spesso ci viene ricordata l`importanza della qualit del lavoro, la qualit si costruisce anche con un clima di rispetto e serenit e non con punizioni pretestuose. E` quanto scrivono in un volantino dal titolo Provvedimenti disciplinari perch?, affisso nelle bacheche dell`aziendaNovartis, le sigle sindacali della Rsu Novartis V&D: Filctem Cgil, Femca Cisl, Uilcem Uil; Cobas. Una attivit sindacale normale se non fosse per una concatenazione di eventi preoccupanti che stanno minando la serenit dei lavoratori e da qualche tempo tormentando i vertici dell`azienda. Poche settimane fa due giovani supervisori di un reparto della Novartis hanno subito a distanze di poche settimane l`uno dall`altro l`incendio doloso delleproprie auto ed hanno ricevuto perfino alcune lettere di minacce.La vicenda stata fatta passare sotto silenzio, dall`azienda nessuna conferma nemmeno della presenza per diverse ore nel parcheggio della sede di via Fiorentina di forze dell`ordine impegnati a tutelare auto e persone da eventuali atti di violenza. Ma dopo il secondo incendio avvenuto in via Vivaldi e che poteva avere conseguenze ben pi gravi, perch si sviluppato vicinissimo alla camera da letto della figlia del supervisore, la vicenda ha assunto contorni torbidi e all`interno del colosso farmaceutico adesso serpeggia la paura. E per i sindacati della Rsu ad inasprire ed alimentare questo clima di nervosismo sono proprio i vertici della Novartis. Mentre le indagini sugli incendi e le minacce ai due supervisori stanno andando avanti positivamente (la dinamica degli atti dolosi sembrano identiche e ad agire potrebbe essere stata una sola persona o al massimo due), all`interno dell`azienda Filctem Cgil, Femca Cisl, Uilcem Uil e Cobas vanno all`attacco denunciando proprio il clima di paura che si venuto a creare e che, per i sindacati, vede una forte responsabilit dell`azienda stessa. Le organizzazioni dei lavoratori hanno portato a conoscenza un altro episodio ritenuto serio ed allarmante, ovvero il caso che ha riguardato recentemente altri due dipendenti. Hanno ricevuto un provvedimento disciplinare per un errore definito dall`azienda stessa accidentale e quindi involontario. La contestazione disciplinare – scrivono i sindacati della Rsu nel volantino affisso all`interno dell`azienda – stata elevata in seguito al ricevimento di un reclamo (PtcPharmaceutical technical complaint). Nell`investigazione del reclamo non stata eseguita un`analisi circa la robustezza del processo e se lo stesso in grado di aiutare il lavoratore a non commettere errori, ma stato precisato che a fronte di un errore, ribadiamo involontario, si rispondecon un provvedimento disciplinare.Non concordiamo – denunciano Cgil, Cisl, Uil e Cobas – con la reazione che l`azienda ha avuto nei confronti dei due collaboratori che riteniamo sproporzionata rispetto all`errore fatto. L`errore umano pu essere fortemente ridotto, ma non totalmente eliminato, soprattutto in un processo interamente manuale come in questo caso. A fronte di eventuali prossimi errori cosa succeder , saremo tutti oggetto di richiamo? O ancor peggio, siccome forte il sospetto che l`episodio sia stato strumentalizzato, chi meno apprezzato di altri subir tali trattamenti? Vogliamo che questi strumenti punitivi siano utilizzati per problemi reali e non come strumenti per allontanare collaboratori che pur svolgendo da moltissimi anni il proprio lavoro con professionalit e dedizione, sono oggetto di discriminazione e pregiudizio. Il clima che viene a crearsi certamente di tensione e paura, spesso ci viene ricordata l`importanza della qualit del lavoro, la qualit si costruisce anche con un clima di rispetto e serenit e non con punizioni pretestuosedi Marco Ricci, Il Corriere di Maremma, 19.03.2012
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