Siena-Arezzo: Fiom Cgil, solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici della GKN di Campi Bisenzio

Il Comitato Direttivo della Fiom Cgil provinciale di Siena, riunito in assemblea lunedì 12 luglio 2021 a Montepulciano stazione, esprime vicinanza e solidarietà alle 422 famiglie e alle lavoratrici e ai lavoratori della GKN di Campi Bisenzio, maestranze assurdamente licenziate, non per crisi o per mancanza di commesse, ma per massimizzare i guadagni de-localizzando la produzione.
Anche la forma con cui è stata comunicata la scelta, una email con la cessazione del rapporto di lavoro, incuranti di che cosa produca nella vita delle persone e di intere famiglie, colpite improvvisamente nei loro progetti e nei loro sogni, denota un’arroganza padronale ingiustificata.
Considerando tutto ciò inaccettabile, oltre al fatto che non è stata svolta nessuna procedura per l’utilizzo di ammortizzatori sociali, la Fiom Cgil di Siena condanna fermamente l’atteggiamento aziendale e chiede un immediato ritiro dei licenziamenti, annunciando piena ed incondizionata solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori della GKN e sostegno a tutte le iniziative di lotta che verranno intraprese.
La Fiom Cgil provinciale invita le strutture superiori a coordinare e indire ulteriori mobilitazioni che coinvolgano tutto il territorio toscano e nazionale, affinché operazioni subdole e dissennate come quella perpetrata da questa multinazionale nella nostra Regione siano fermamente respinte e perché si torni a chiedere al Governo il ripristino del blocco dei licenziamenti, accertato ormai che in molte imprese non esiste responsabilità sociale e non si rispettano gli avvisi comuni.
Fiom Cgil Siena
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GKN. Fiom-Cgil Arezzo: pieno sostegno all’ iniziativa di lotta delle lavoratrici e dei lavoratori
La Fiom-Cgil di Arezzo nell’esprimere autentica e partecipata vicinanza alle
lavoratrici, ai lavoratori della GKN, ai lavoratori dell’ indotto e alle loro famiglie,
dichiara il proprio pieno sostegno a tutte le iniziative di lotta che i lavoratori e le
RSU metteranno in campo per difendere la dignità del lavoro e per mantenere
viva l’attenzione su una vertenza simbolo dell’arroganza delle multinazionali e
dei Fondi di investimento nel nostro Paese.
In questi giorni cio’ che ha destato maggiore sconcerto e sdegno nell’opinione
pubblica, è stata la modalità con la quale è stato comunicato ai lavoratori la
decisione di chiudere il sito e di conseguenza il licenziamento delle maestranze.
Atto vile, nella sua brutalità, ma che non deve sviare l’attenzione dal problema
più grave e dal pericolosissimo precedente che rischia di crearsi in una delle
aziende più altamente sindacalizzate e con una forte capacità di mobilitazione.
Un’azienda che ha all’attivo importanti commesse con altrettanto importanti
committenti, che non ha effettuato procedure di ammortizzatori sociali, che ha
investito nell’impianto cifre importanti fino a poco tempo fa. Non è tollerabile
che in tale contesto un fondo di investimento al solo scopo di effettuare una mera
speculazione sul valore azionario, chiuda una realtà aziendale di tale portata,
gettando in mezzo alla strada famiglie e un territorio intero, lasciando dietro di sé,
là dove un tempo vi era lavoro ed emancipazione attraverso un’occupazione di
qualità, soltanto macerie e distruzione.
Siamo stanchi di questi predoni che mossi esclusivamente dalle logiche del profitto e del liberismo selvaggio, vengono a depredare interi territori.
La Segreteria Fiom-Cgil Arezzo

 

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