Sicurezza:Toscana; odg Iv prevede vigilantes privati. Modello Cascina dice la Lega, Pd via da aula.

Tensioni tra Pd e Italia Viva al Consiglio regionale della Toscana durante il dibattito sulla legge regionale per ‘Norme in materia di sicurezza urbana integrata e polizia locale’. Iv, col consigliere Massimo Baldi, ha proposto un ordine del giorno per introdurre l’utilizzo di vigilanza privata ad integrazione delle funzioni di vigilanza della polizia locale”. Ma l’atto  stato contestato dal Pd che in polemica con il partito alleato ha lasciato i banchi. Il presidente dell’assemblea Eugenio Giani  stato costretto a sospendere la seduta, su richiesta del capogruppo Iv Stefano Scaramelli per avviare un confronto con il Pd. Nel giro di breve tempo i lavori sono ripresi: Italia Viva ha ritirato l’ordine del giorno e la legge regionale  stata approvata a maggioranza. Nella discussione si era pure inserita la Lega, che sull’ordine del giorno di Italia Viva aveva annunciato voto favorevole, ricordando il ‘modello Cascina’ dove il sindaco leghista Susanna Ceccardi in tema di sicurezza aveva varato le cosiddette Sentinelle di notte.Una volta rientrate le tensioni tra i gruppi di Italia Viva e Pd sull’ordine del giorno – ritirato – il Consiglio della Toscana ha approvato la legge regionale sulla sicurezza ‘Norme in materia di sicurezza urbana integrata e polizia locale’. Il testo affronta alcuni temi, tra cui il controllo del territorio, la prevenzione della criminalitˆ, la qualitˆ dello spazio urbano, ma anche i presidi sociale, culturale e commerciale. La sicurezza integrata, viene ricordato, combina interventi di natura preventiva, sanzionatoria e interventi a favore della vivibilitˆ urbana. La legge regionale innova la materia degli accordi e delle intese, sia con gli organi statali, sia con gli enti locali, sostenuti, questi ultimi, finanziando alcune tipologie di intervento, come la prevenzione sociale nelle aree a rischio, il rafforzamento della vigilanza, il potenziamento della polizia locale, ma anche forme nuove di sicurezza partecipata e di riqualificazione dello spazio urbano. Sempre secondo il testo, la Regione Toscana definirˆ specifiche linee guida per valorizzare le buone pratiche, quali strumento di supporto ai comuni e di indicazione per la struttura regionale. Una conferenza regionale sulla sicurezza urbana integrata, presieduta dall’assessore competente e composta dai sindaci dei Comuni capoluogo e dai presidenti della conferenza zonale dei sindaci, avrˆ il compito di tenere aggiornate tali linee guida e di promuovere le opportune intese politiche.(ANSA).”

Pulsante per tornare all'inizio