Sicurezza: Galgani (Cgil), porta solo problemi e emarginazione. Caritas, ‘diritti persona non possono essere negati’
Il decreto sicurezza, anzich produrre maggiore sicurezza, rischia di portare solo emarginazione sociale e ulteriori problemi. Lo ha detto il segretario generale della Cgil di Firenze Paola Galgani, a margine della riunione a Firenze, a Palazzo Vecchio, sul tema Attualit e prospettive del nuovo decreto sicurezza, dove hanno partecipato anche il sindaco Dario Nardella e l’assessore al welfare Sara Funaro. Sono circa 900 le persone coinvolte nella citt metropolitana – ha aggiunto Galgani – e 2500 in tutta la Toscana. Questo decreto ha conseguenze drammatiche. Il decreto produrr ulteriori clandestini per la legge italiana e questo vuol dire che queste persone vivranno nell’emarginazione sociale, rischieranno di essere sfruttate da criminalit organizzata e lavoro nero. Il segretario generale della Cisl di Firenze-Prato, Roberto Pistonina, si detto preoccupato e ha precisato che i sindacati stanno seguendo con attenzione la situazione dei lavoratori che operano nel settore sociale, che andranno incontro a un futuro incerto come conseguenza di questo decreto. Per Alessandro Martini, direttore della Caritas di Firenze, l’obiettivo del tavolo portare una costruttiva critica a un decreto che crea diversi problemi. Siamo per un atteggiamento inclusivo: ogni persona ha diritti fondamentali, che non possono essere negati. Martini ha ricordato il valore del confronto tra persone: Quando si parla e ci si conosce possiamo magari rimanere su posizioni differenti, ma perlomeno si va avanti – ha detto -. Ormai scarsa la volont di creare un confronto, questo il primo limite da superare.(ANSA).ÿIl comunicato stampa della CgilDecreto sicurezza, al Comune di Firenze tavolo con operatori e sindacati. La Cgil: ?Il tavolo diventi permanente e si allarghi all?area metropolitana, essenziale opporsi al Decreto: i sindaci e i governatori che lanciano allarmi hanno ragione. Chiediamo pi integrazione attraverso il lavoro regolare e tutela occupazionale per chi lavora nel l?accoglienza? Si svolto oggi a Palazzo Vecchio il tavolo (coordinato dall?amministrazione del Comune di Firenze) per affrontare il tema dell?accoglienza e di come mantenere un sistema di integrazione efficace per i migranti e i richiedenti asilo. La Cgil vi ha partecipato – insieme agli altri sindacati e a vari altri soggetti dell?associazionismo, del volontariato, dell?accoglienza – e sottolinea, intanto, che il modello inaugurato a Firenze importante per affrontare le nefaste conseguenze del Decreto. Opporsi a esso politicamente e giuridicamente essenziale in quanto il provvedimento contrasta con i valori del lavoro (solidariet , dignit , diritti) e rischia di lasciare in strada senza protezione centinaia di migranti, alimentando rischi per loro e tensioni sociali. Il Decreto sicurezza va contrastato: sindaci e governatori che lanciano l?allarme sulle sue conseguenze hanno ragione, il Governo li ascolti. Questo decreto non promuove dignit , ma la toglie, ad esempio alle persone che hanno intrapreso un percorso di integrazione, lavorano in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato e in caso di diniego perdono il lavoro e il diritto di permanere sul territorio italiano, incentivando in tal modo sfruttamento e lavoro irregolare.Parimenti importante che questo tavolo fiorentino prosegua in modo permanente i suoi lavori e che si estenda all?intera area metropolitana, attraverso una conferenza dei sindaci. Chiediamo la tutela occupazionale e professionale di chi ha lavorato e lavora nei centri di accoglienza e un rinnovato impegno per l?emersione del lavoro nero, anche attraverso la responsabilizzazione delle aziende (vanno evitati e prevenuti casi di sfruttamento).