SICUREZZA: CONSULTA BOCCIA NORME SU AMPI POTERI SINDACI

A sollevare la questione dinanzi alla Consulta Š stato il Tar del Veneto, cui si era rivolta l’associazione ‘Razzismo stop’ contro l’ordinanza anti-accattonaggio del sindaco di Selvazzano Dentro. I giudici costituzionali, con la sentenza n. 115 scritta da Gaetano Silvestri, hanno ritenuto violati gli articoli 3, 23 e 97 della Costituzione riguardanti il principio di eguaglianza dei cittadini, la riserva di legge, il principio di legalit… sostanziale in materia di sanzioni amministrative. Le ordinanze dei sindaci, cos come previste dal ‘pacchetto sicurezza’ – scrive la Consulta – incidono sulla sfera generale di libert… dei singoli e delle comunit… amministrate, ponendo prescrizioni di comportamento, divieti, obblighi di fare e di non fare, che, pur indirizzati alla tutela di beni pubblici importanti, impongono comunque, in maggiore o minore misura, restrizioni ai soggetti considerati. Ma – fa notare la Corte – la Costituzione italiana, ispirata ai principi fondamentali della legalit… e della democraticit…, richiede che nessuna prestazione, personale o patrimoniale, possa essere imposta, se non in base alla legge, cos come previsto dall’art. 23 della Carta. Pertanto – sottolinea la sentenza – nel prevedere un potere di ordinanza dei sindaci, quali ufficiali del Governo, non limitato ai casi contingibili e urgenti, il ‘pacchetto sicurezza’ viola la riserva di legge relativa perche ‘ non prevede una qualunque delimitazione della discrezionalit… amministrativa in un ambito, quello della imposizione di comportamenti, che rientra nella generale sfera di libert… dei consociati. Questi ultimi – aggiunge la Corte – sono tenuti, secondo un principio supremo dello Stato di diritto, a sottostare soltanto agli obblighi di fare, di non fare o di dare previsti in via generale dalla legge. Ma c’‚ di pi—: la assenza di una valida base legislativa nell’amplio potere di ordinanza conferito ai sindaci non solo incide negativamente sulla garanzia di imparzialit… della pubblica amministrazione ma – afferma la Consulta – lede anche il principio di eguaglianza dei cittadini davanti alla legge (art. 3 della Costituzione).Il principio di eguaglianza viene violato in quanto, sottolinea la Corte, gli stessi comportamenti potrebbero essere ritenuti variamente leciti o illeciti, a seconda delle numerose frazioni del territorio nazionale rappresentate dagli ambiti di competenza dei sindaci. E in questi casi non si tratta di adattamenti o modulazioni di precetti legislativi generali in vista di concrete situazioni locali, bens – si legge nella sentenza – di vere e proprie disparit… di trattamento tra cittadini, incidenti sulla loro sfera generale di libert…, che possono consistere in fattispecie nuove ed inedite, liberamente configurabili dai sindaci, senza base legislativa. Ci• consente ai sindaci di adottare restrizioni diverse e variegate, frutto di valutazioni molteplici, non riconducibili ad una matrice legislativa unitaria. (ANSA).

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