Sfruttamento manodopera ‘in nero’,7 denunciati nel Pistoiese

Accusa anche di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina
A due ditte tessili di Agliana (Pistoia), gestite entrambe da cinesi, è stata imposta la sospensione delle attività, oltre a sanzioni amministrative, rispettivamente per 22.160 e 14.240 euro, per sfruttamento della manodopera ‘in nero’ (oltre il 60% dei lavoratori presenti) ed il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ad entrambe le aziende è stata anche contestata la violazione delle normative anti-infortunistiche in quanto entrambe avevano sbarrato con lucchetti esterni le uscite di emergenza. Denunciati i due rispettivi titolari più quattro cinesi e un senegalese, questi ultimi illegalmente presenti sul territorio nazionale. I reati contestati sono stati scoperti nel corso di un’indagine finalizzata al contrasto dell’illecita gestione dei rifiuti industriali, a cui hanno partecipato i carabinieri del nucleo investigativo e dell’ispettorato del lavoro, con il supporto dei militari della stazione di Agliana e della locale polizia municipale. Sono in corso ulteriori accertamenti con la collaborazione di Asl, vigili del fuoco e ufficio tecnico del Comune di Agliana, per la verifica del rispetto delle normative igieniche, antincendio e urbanistico-edilizie sui capannoni sedi delle aziende e anche rifugio per gli immigrati clandestini, per i quali è stata avviata la procedura di espulsione. (ANSA).

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