Servizi pubblici come leva di sviluppo e solidariet?: ? lora della svolta

Marted 3 maggio i lavoratori dei servizi pubblici della Toscana saranno chiamati allo sciopero generale regionale. Gli oltre 100.000 lavoratori pubblici saranno in piazza anche nel rispetto della legge 146 che non consentir? a molti di poter partecipare allo sciopero per garantire i servizi essenziali.Sono ormai 6 anni che ? scaduto il contratto nazionale del pubblico impiego. Anni in cui si ? denigrato e mortificato il lavoro pubblico. Anni in cui il ruolo dello Stato nella garanzia dei servizi pubblici, sotto il dettato dell’austerit?, ? arretrato compromettendo quantit? e qualit? degli stessi. Anni di provvedimenti, caotici e spesso contraddittori, messi in campo paventando una riforma della pubblica amministrazione volta alla semplificazione istituzionale, ma che hanno prodotto fino ad ora solo danni: un progressivo arretramento dello Stato nel territorio, il caos istituzionale fatto di ritardi, enti al collasso e servizi a rischio di chiusura.Il tentativo di riforma messo in campo ? stato teso a scardinare il ruolo del sindacato e la partecipazione dei lavoratori ai processi di riorganizzazione, nonostante l’Accordo Europeo tra i datori di lavoro pubblici e la delegazione sindacale vada in direzione opposta e sancisca quello che noi sosteniamo da sempre ovvero che un sistema di relazioni sindacali forti ? leva, efficientamento e volano per la qualit? dei servizi. Dalla Riforma Brunetta in poi la strada ? invece stata un’altra: cancellazione del confronto con il sindacato sull’organizzazione del lavoro e sui servizi e il blocco della contrattazione nazionale e decentrata.Le politiche di depauperamento della macchina pubblica sono sotto gli occhi di tutti. Solo nell’ultimo anno si registrano mancati incrementi di 2 miliardi sulla sanit? e tagli pesantissimi per Regioni ed Enti Locali. Tagli che sono stati accompagnati dal blocco delle assunzioni e del turnover che hanno ridotto all’osso gli organici, ridotto il personale in servizio, con il conseguente peggioramento della qualit? delle prestazioni, ed hanno portato in soli 7 anni ad una perdita di oltre 300.000 posti di lavoro pubblici con ricadute ancora pi? pesanti nell’indotto, portando il nostro Paese ad essere il fanalino di coda in Europa con soli 58 dipendenti pubblici ogni 1000 abitanti e con un’et? media tra le pi? alte, quasi 50 anni. Le manovre sulle retribuzioni dei lavoratori pubblici sono state ancora pi? gravi. Dal 2010 le voci stipendiali sono calate di 5 miliardi, 2 dei quali sul salario accessorio. Tagli che hanno significato perdite pro-capite di migliaia di euro.Oggi ? il tempo della svolta. E’ il tempo di invertire la politica di disinvestimento e tornare a fare dei servizi pubblici la leva ed il motore dello sviluppo, di rinsaldare il patto di solidariet? su cui si ? retto il Paese dal dopoguerra ad oggi, in cui il sistema di tassazione generale garantisca equit? e universalit? di accesso ai servizi pubblici, di costruire uno Stato pi? eguale, dove i servizi pubblici tornino ad essere diritti di cittadinanza.E’ il tempo della svolta e saremo in piazza il 3 maggio perch? una vera riforma della pubblica amministrazione si fa con il confronto con il sindacato ed i lavoratori, si fa mettendo risorse a disposizione della contrattazione decentrata per valorizzare le professionalit? e la produttivit?, ma soprattutto si fa rinnovando il Contratto Nazionale di Lavoro, nel rispetto di quanto sancito anche dalla Corte Costituzionale che ha giudicato illegittimo il blocco della contrattazione. E allora ? inaccettabile la mancia di 5 euro medi pro-capite stanziati dalla legge di stabilit? e l’assenza di risorse stanziate nel DEF.? il tempo del rinnovo e non ci sono pi? alibi. L’Accordo quadro sulla definizione dei comparti di contrattazione (che li riduce da 12 a 4) firmato all’ARAN d? il segno che il sindacato sa cogliere le sfide della semplificazione e dell’innovazione. Ora ? il tempo che il Governo stanzi le risorse per un contratto dignitoso e apra la contrattazione sulla parte normativa.Il 3 maggio sar? una grande manifestazione regionale a Firenze con partenza del corteo da Piazza Indipendenza alle ore 9.30. Il comizio, che si terr? in Piazza Santissima Annunziata, sar? concluso dalla Segretaria Generale della FP CGIL Nazionale Rossana Dettori.

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