Servizi educativi del Comune di Livorno, le richieste di Nidil Cgil e Fp Cgil

La pandemia ha chiuso scuole, centri infanzia, nidi, ma le educatrici e le insegnanti non si sono sottratte alla relazione di cura rispetto ai bambini, alle bambine e alla famiglie del Comune di Livorno. Con i mezzi che avevano a loro disposizione hanno dapprima improvvisato e poi messo a punto sistemi personali e condivisi di contatto e sostegno a quanti, fino ad un giorno prima, vedevano in loro un riferimento per la quotidianitˆ. Tutte le colleghe in somministrazione e di ruolo, nel mezzo di una emergenza drammatica e in assenza di tempestive indicazioni da parte della Direzione dei servizi alla prima infanzia, hanno dimostrato la propria professionalitˆ e il proprio spirito di servizio.Tutto ci˜  stato fatto mentre le insegnanti e le educatrici di ruolo erano Òa disposizioneÓ e le insegnanti precarie, in un limbo contrattuale ancora pi fluido. Paradossalmente, proprio adesso che si configura lÕinstallazione di una piattaforma pedagogica, da noi auspicata fin dal primo giorno di allerta sanitario, che renda a tutte le lavoratrici del settore il lavoro pi semplice, le colleghe di Randstad appaiono improvvisamente inutili, mentre la forma contrattuale delle insegnanti ed educatrici di ruolo resta quella della messa a disposizione.Una cinquantina di lavoratrici per lo pi giovani e donne, non vedranno rinnovato il proprio contratto e ci˜ accadrˆ mentre il Comune mette in campo un progetto di continuitˆ educativa che – parole del Comune – servirˆ Òper interpretare i bisogni dei bambini e delle famiglie e favorire la costruzione di un senso di di continuitˆ della relazione,bruscamente interrotta dallÕemergenzaÓ.Ci domandiamo come possa il Comune parlare di continuitˆ mentre lascia a casa decine di educatrici che hanno costruito relazione con i bambini esattamente al pari delle educatrici di ruolo.Crediamo che ci˜ contrasti apertamente con quanto espresso dalla Ministra Azzolina relativamente alla continuitˆ lavorativa dei precari della scuola ed anche con quanto pi volte ribadito dallo stesso premier Conte, e cio che nessuno dovrˆ perdere il lavoro a causa dellÕemergenza Coronavirus.La Cgil, interpretando la volontˆ e il pensiero della gran parte delle insegnanti e educatrici in carico alla gestione del Comune di Livorno,  ferma nel richiedere:1- il reintegro delle colleghe di Randstad allÕinterno dei gruppi di lavoro e la proroga dei loro contratti, perchŽ continuino a mantenere la continuitˆ di relazione educativa quale auspicata dalla ministra Azzolina, oltre a tenere fede alla promessa della stessa Ministra e del Presidente del Consiglio che nessuno avrebbe perso il lavoro a causa dellÕemergenza epidemiologica2- il riconoscimento del lavoro agile o Òsmart workingÓ per le lavoratrici di ruolo, alla stregua dei colleghi degli altri settori della pubblica amministrazione, consapevoli dellÕimprescindibile importanza del servizio prestato fino ad oggi nei servizi alla prima infanzia.FP CGIL LIVORNOÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊ NIDIL CGIL LIVORNOIl segretarioÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊ Il segretario generaleMauro Scalabrini Ê Ê Ê Ê Ê Ê Ê Ê Ê Ê Ê Ê Ê Ê Ê Ê Ê ÊÊ Filippo BellandiÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊ Ê Ê Ê Ê La segretariaÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊ Letizia Carmigani

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