Il fatto che due buone pratiche nella scuola toscana vengono riconosciute dall’Ocse e identificate, uniche per l’Italia, come modelli di innovazione ci riempie di orgoglio e consente di ringraziare tutte quelle persone che, nel silenzio, operano per costruire dal basso una scuola capace di affrontare le sfide di un futuro gi arrivato. Cos Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana e assessore all’Istruzione, commenta il riconoscimento Ocse (Organizzazione Cooperazione e Sviluppo Economico) per due progetti toscani nell’ambito della innovazione per gli ambienti legati all’apprendimento: il Senza Zaino e la Scuola Citt Pestalozzi. Il progetto Ocse in questione (Ile – Innovative Learning Environment) raccoglie oltre 120 esperienze di innovazione, raccolte in 25 Paesi nel mondo, su come progettare al meglio le scuole del futuro. In questa particolare selezione, l’Italia presente esclusivamente attraverso i due progetti toscani. La Pestalozzi (Firenze) ha ottenuto il riconoscimento con il progetto autodenominato Wikischool: come superare l’organizzazione tradizionale dell’aula e come utilizzare, nei confronti non solo degli studenti ma anche dei genitori e degli insegnanti, le tecnologie nei processi educativi. Della rete toscana nota come Senza Zaino fanno parte pi di 25 Istituti scolastici, alcuni dei quali operano da oltre un decennio, uniti dalla volont di rendere sempre pi ospitale l’ambiente scolastico, anche con riferimento all’uso delle nuove tecnologie.(ANSA).
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