Scuola: Speranza, faremo test a docenti, dipendenti e alunni. Sindacati, garantire ritorno in sicurezza

Test sierologici per i lavoratori della scuola, e un test molecolare a campione per gli alunni: è quanto ha confermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine di una visita all’azienda ospedaliero-universitaria di Careggi a Firenze. “La ripresa delle scuole per me è la cosa più importante ora, su cui mettere tutte le energie che ci sono”, ha affermato. “Dobbiamo assumerci il tema di una relazione strutturata fra azienda sanitaria territoriale e scuola. E lo faremo a partire dai test e dal monitoraggio: test sierologici per tutti quelli che lavorano a scuola, e poi stiamo studiando un modello di test a campione di natura molecolare sulla popolazione scolastica”. Il test a campione, ha spiegato Speranza, “sarà costruito sul piano statistico con modelli scientifici su cui i nostri scienziati sono al lavoro. Però l’idea di fondo è questa: una nuova relazione organica strutturata fra mondo della salute e mondo della scuola. Averla persa negli anni io penso che sia stato un errore. Ed io lavorerò per ripristinare questa relazione organica”. (ANSA).

Sindacati, garantire il ritorno in sicurezza a settembre
“I sindacati della scuola chiedono il ritorno a scuola in presenza e fin da subito hanno rivendicato un confronto che si fonda su questo obiettivo ma “oggi le condizioni per riaprire le scuole in presenza non ci sono: e’ inutile continuare a raccontare che le cose vanno bene, bisognerebbe essere onesti”. Lo ha detto il segretario della Flc CGIL, Francesco Sinopoli, intervenendo in una conferenza stampa via web dal titolo “La SCUOLA si fa a SCUOLA”, convocata insieme alla altre sigle Cisl Scuola e Uil Scuola, SNALS Confsal e GILDA Unams per fare il punto sulle problematiche ancora aperte in vista del prossimo anno scolastico.
“I dirigenti scolastici sono a caccia di spazi e serve un organico straordinario che al momento non c’è. I dirigenti si stanno muovendo ma il percorso è costruito in modo da scaricare sulle singole scuole la responsabilità di risolvere i problemi, naturalmente sono problemi che non possono essere risolti da soli”.
Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola Rua, SNALS Confsal e GILDA Unams hanno chiesto alla ministra Lucia Azzolina un provvedimento legislativo urgente per garantire la massima sicurezza nella ripresa delle attività didattiche in presenza a settembre e l`apertura di un confronto sugli organici che, “come più volte sottolineato anche dagli Enti Locali, rappresentano un perno fondamentale per far ripartire la scuola nel pieno rispetto delle misure di prevenzione”.
“Il nostro obiettivo è aprire la scuola a settembre in sicurezza ma abbiamo chiuso la scuola a giugno e la ritroviamo identica a settembre. Non è normale. Mentre la casa brucia la ministra si preoccupa di chiamare l`arredatore. Ma bisogna innanzitutto chiamare i vigili del fuoco, siamo in emergenza. Mi sembra non ci sia questa consapevolezza”. Lo ha detto il segretario della Uil Scuola, Pino Turi. “Per la scuola dobbiamo fare quello che serve, non solo quello che vorremmo. Vanno superati venti anni di politiche restrittive – ha detto Turi – ci vuole un quantitative easing per la scuola. Dare alla scuola ciò che gli serve, come Draghi, costi quel che costi.
E` questo il momento. Ci sono le risorse nel Mes e si possono mettere a punto gli strumenti”.
“Riportare la scuola in presenza è un problema del Governo, della maggioranza. Sanità e istruzione sono valori universali. Ci vogliono risorse, un provvedimento complessivo sulla scuola – ha detto ancora Turi – che disponga anche in deroga le misure necessarie ad una scuola in presenza. Serve un tavolo nazionale di confronto che metta a punto le misure sul personale e definisca contestualmente il protocollo sulla sicurezza che le scuole stanno aspettando”.
“Sicurezza e organici sono le due facce della stessa medaglia. Non può esserci la prima se manca la seconda. Il nodo del personale è cruciale per questo serve un provvedimento d`urgenza. E serve un clima positivo, che ora non c`è”.

Scuola: Ufficio Toscana, qui a settembre tutti in classe Curtolo, criticità 30% aule ma saranno riadattate
“Il dato che noi come Ufficio scolastico regionale abbiamo per la Toscana è che, con interventi determinati sia sul piano dell’edilizia leggera, sia sul piano dell’integrazione del personale che il Miur prevede, vi è la possibilità di portare in aula tutti gli studenti a partire da settembre”. Lo ha detto Roberto Curtolo, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale a margine della firma di un accordo con la Città metropolitana di Firenze. “Le criticità – ha aggiunto – riguardano circa il 30% delle aule ed è un elemento positivo perché sono tutte aule che possono essere riadattate e riutilizzate o con interventi strutturali o di natura organizzativa della didattica da parte delle scuole. Quindi siamo abbastanza positivi, è ovvio che partiamo dal dato attuale non sappiamo quale sarà l’evoluzione del sistema. Abbiamo invitato le scuole, e lo stanno facendo, ad attrezzarsi per una possibile situazione di mutata emergenza”.
“Se ci fossero altri spazi da dedicare sarebbe meglio, però questo non è una cosa su cui possiamo intervenire” anche se “da un punto di vista operativo come abbiamo sanificato gli edifici per l’ingresso per gli esami di stato penso si possa intervenire. E’ sicuramente un costo che la collettività dovrà sostenere”. Lo ha detto Roberto Curtolo, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale a margine della firma di un’intesa con la Città metropolitana di Firenze. Cutrolo lo ha detto rispondendo ai cronisti che gli chiedevano dell’uso delle aule per il voto delle Regionali a settembre. “È un problema che non riguarda l’ufficio scolastico regionale – ha aggiunto – E’ un problema che devono risolvere gli enti locali e i soggetti determinati. La scuola è un contenitore in questo momento”, si può votare nelle aule “se si procede poi ad opportune operazioni di sanificazione e rimessa in agibilità delle scuole”. (ANSA).

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