SCUOLA: SINDACATI;REGIONE RINUNCI RIDIMENSIONAMENTO ISTITUTI

La Regione Toscana faccia un passo indietro sul dimensionamento degli istituti scolastici. A chiederlo, informa una nota, sono Alessandro Rapezzi (Flc-Cgil), Cristina Zini (Cisl Scuola), Rodolfo Sorrenti (Uil Scuola), Fabio Mancini (Snals Confsal) e Silvana Boccara (Gilda Unams). La Regione, spiegano, ha messo a punto il nuovo piano di dimensionamento scolastico con l’offerta formativa complessiva regionale per tutti gli ordini di scuola, che dovrebbe arrivare in Consiglio regionale entro la fine di gennaio. Secondo i sindacati gli effetti dei provvedimenti del precedente Governo producono sulla scuola un impoverimento delle risorse che il piano di dimensionamento della Regione rischia di ‘esaltare’. In questo modo – sottolineano – la scuola toscana vivr… il paradosso di essere stata la pi— virtuosa, ma di subire le conseguenze pi— pesanti. I rappresentanti sindacali spiegano che la Regione Toscana prevede di cancellare 24 autonomie scolastiche, tra Direzioni didattiche e scuole Medie, e costituire 32 istituti comprensivi, mentre lo stesso Ministero indicava solo 12 gli istituti su cui intervenire. Il piano, sottolineano, comporterebbe la perdita di circa 130 posti di lavoro (48 dirigenti e segretari e oltre 80 operatori scolastici Ata). Il tutto a fronte di un incremento di classi richieste dai territori (148 per l’infanzia, 35 nella primaria con 175 richieste di passare al tempo pieno, e 32 classi alle medie). In pratica, secondo i sindacalisti, si tagliano ancora posti di lavoro quando servirebbero circa 400 docenti e 200 unit… di personale in pi—, a fronte di un incremento previsto di 2 mila alunni. (ANSA).

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