Scuola: sindacati, subito uniformità per quarantene Gissi (Cisl) e Pistorino (Cgil), basta perdere tempo

“La questione delle quarantene va risolta immediatamente, non possiamo perdere altro tempo: abbiamo fatto il necessario per la ripresa delle scuole, l’interpretazione di alcune asl, le difficoltà e l’affanno che potrebbero vivere alcune uffici del ministero della Salute non possono inficiare quanto messo in atto per riportare gli alunni in classe. Ci aspettiamo indicazioni da parte del ministero della Salute come garantito durante l’ultimo incontro e riteniamo indispensabile la pubblicazione di una nota che imponga una gestione omogenea”: lo dicono all’ANSA Maddalena Gissi (Cisl) e Graziamaria Pistorino (Flc Cgil).
“Nel tavolo permanente per la sicurezza nelle istituzioni scolastiche, che si è svolto nei giorni scorsi – spiega la segretaria della Cisl Scuola Maddalena Gissi – il capo dipartimento del ministero dell’Istruzione dott. Greco ha confermato la fondatezza di quanto era stato segnalato nelle scorse settimane dalle organizzazioni sindacali. Anche le rilevazioni Ministeriali hanno infatti rilevato difformità sul territorio nazionale circa l’applicazione della quarantena per contagio Covid19; è emerso inoltre che la trasmissione delle informazioni tra ASL e istituti scolastici sulle misure da adottare è spesso difficoltosa. La risposta delle autorità sanitarie a situazioni critiche avviene per lo più con grande ritardo, costringendo i dirigenti scolastici ad assumere una responsabilità non dovuta, adottando autonomamente provvedimenti di cautela che sono però di competenza sanitaria. Ci è stato assicurato che è stato costituito un gruppo di lavoro tra Ministero Istruzione e Salute per definire procedure per la disposizione delle quarantene. Entro la prossima settimana saranno aggiornate le modalità operative. L’intenzione è di uniformare i comportamenti sul territorio nazionale, evitando che i dirigenti scolastici debbano assumere responsabilità su aspetti di natura sanitaria”. Per Mariagrazia Pistorino, segretaria nazionale Flc Cgil, occorre “investire ulteriori risorse per dare stabilità didattica e organizzativa alle scuole prorogando l’attuale scadenza dei contratti “covid” dal 30 dicembre 2021 al 30 giugno 2022. Aspettiamo inoltre che l’amministrazione tenga fermo l’impegno di fornire i dati sui contagi nelle scuole e le indicazioni per gestirli: serve una necessaria uniformità nei comportamenti delle autorità sanitarie rispetto al pari esercizio del diritto allo studio nel Paese. Il diritto allo studio è universale e non può essere frastagliato in provvedimenti difformi tra loro. Il tema si intreccia a quello dell’uniformità del comportamento degli Uffici scolastici regionali in particolare riguardo all’organico covid: in alcune regioni è stato assegnato, in altre no, con l’aggravante che non è previsto per ora tutto l’anno scolastico ma solo fino al 31 dicembre. Questo crea ulteriori problemi, ovviamente”. (ANSA).

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